Margherita. Non c’è ancora accordo sul sindaco
[Edito 07/04/2004] Montecalvo Irpino AV – Nulla di fatto nella riunione della Margherita di ieri sera. I gruppi del fiorellino sono ancora lontani tra loro. Non c’era l’accordo sul candidato a sindaco. Continua il duello a distanza tra Giancarlo Di Rubbo e Gianni Iorio che non molla. L’assessore alle politiche sociali non è disponibile a fare un passo indietro come gli viene chiesto di fare da più parti nel partito. Quando andiamo in stampa è in corso un’altra riunione dalla quale è possibile che sia venuto fuori il nome del candidato. Sul fronte opposto il movimento approfitta sempre di più del vantaggio che gli stanno offendo gli avversari. Carlo Pizzillo veleggia tranquillo verso la candidatura e nel frattempo, mentre gli altri devono ancora decidere, già sta incontrando l’elettorato al quale si presenta in forma quasi ufficiale. Intanto nel movimento sono state istituite le commissioni per il programma elettorale. Una novità assoluta per la politica locale. Di cosa di tratta? Gruppi di simpatizzanti e di gente comune che si riuniscono intorno ad un tavolo, divisi per aree, e che intavolano i problemi dei cittadini, i problemi veri della vita quotidiana, ai quali cercheranno una soluzione da sottoporre agli elettori in campagna elettorale. Insomma veri e propri comitati di cittadini che mettono a punto l’impegno da proporre ai concittadini. D’altra parte non poteva essere diversamente. I cavalli di battaglia delle ultime 4-5 campagne elettorali oramai sono obsoleti, superati dai fatti. Ci riferiamo al Comparto Nicola Pappano, alle casette asismiche ed alla ricostruzione post terremoto. Sono opere oramai in via di archiviazione che difficilmente infiammeranno la campagna elettorale. Oggi i temi sono altri e non possono più aspettare: ripresa dell’economia locale, lancio effettivo e scientifico del Turismo, vie di comunicazione (interne ed esterne), modernizzazione dell’abitato in termini di infrastrutture di servizio moderne, incentivazione dell’insediamento d’impresa, urbanizzazione di diverse aree rurali oramai di fatto già urbane in termini di residenti ma non in quelli di servizi, qualità della vita degli abitati. Un capitolo a parte merita la Pubblica Amministrazione, oggi assolutamente disordinata, che necessita di un assetto organizzativo che la metta in condizione, insieme alla nuova classe dirigente politica, di affrontare le sfide del dopo 2006 quando i finanziamenti straordinari a pioggia cesseranno definitivamente e gli Enti Locali dovranno essere in grado di ricercare finanziamenti ordinari e presentare progetti validi. Sfida affrontabile ma che non può prescindere dall’organizzazione funzionale degli assessorati ai quali devono essere assegnate unità lavorative con mansioni precise supportate da efficienti sistemi informatici.
Angelo Corvino