• Canti popolari di tradizione orale,  Cultura orale

    Angelica

    Poema contadino ottocentesco in dialetto irpino di Montecalvo Irpino (AV) di 107 quartine – Storia d’un ritrovamento – Trascritto e tradotto da Angelo Siciliano
    Mariantonia Fioravanti,

    [Ed. 00/00/0000] Nel 1987 iniziavo a recuperare e scrivere la cultura orale del mio paese natale, Montecalvo Irpino. Ritenevo di poter risolvere l’operazione circoscrivendo la ricerca all’aspetto esclusivamente letterario di quanto gli antenati, per secoli, avevano ripreso dalla cultura ufficiale, prodotto o rielaborato autonomamente e sedimentato. In sostanza presumevo che tutta la questione si potesse risolvere semplicemente trascrivendo i cunti, i detti, le filastrocche, le maledizioni ecc.. Non trascorreva molto tempo, però, e m’accorgevo che la trascrizione in dialetto locale del materiale summenzionato, seppure fedele e con traduzione a fronte, non solo risultava riduttiva, rispetto ad un patrimonio orale che cominciavo ad intuire vasto e straordinario, ma non rendeva giustizia alla storia della gente che quegli strumenti di comunicazione arcaica aveva adoperato quotidianamente, e che cambiamenti epocali, già in atto da tempo nella società nazionale, stavano per cancellare per sempre. Diventavano fondamentali, quindi, una raccolta a più ampio raggio di tutto il materiale reperibile sul territorio, prima che scomparisse la generazione d’anziani che ne era portatrice, e l’introduzione di una visione antropologica di tutto l’insieme.Rivolgevo allora la mia attenzione anche ai canti, di cui echeggiavano i campi, durante i faticosi lavori agricoli, e gli antri delle case nei freddi e fumosi mesi invernali. Non essendo io un etno-musicologo, dovevo limitare il raggio d’azione alla registrazione, trascrizione, traduzione, annotazione dei testi e alla classificazione per tipo dei tanti canti raccolti. La trascrizione delle note musicali delle melodie avrei dovuto affidarla in seguito a qualche volenteroso specialista del settore.Dal 1988 si era venuta insinuando in me la convinzione, che anche nella tradizione orale montecalvese potesse esservi traccia di qualche poema epico, ascoltato e appreso dai compaesani dalla viva voce dei cantastorie che, nei secoli passati, girovagavano per i paesi in occasione di fiere e feste, più raramente nei mercati settimanali. Da testimonianze raccolte, a Montecalvo i cantastorie erano passati sicuramente sino agli anni Trenta del ventesimo secolo.Nel 1989, Domenico Iorillo, 1910-1991, noto in paese come zi’ Mingu Trancucciéddru, grande cantatore durante la trebbiatura del grano, nonostante gli acciacchi dell’età, nel fisico e nella voce, mi cantava tra diversi canti un frammento che, a un riscontro posteriore di qualche anno, sarebbe risultato far parte del poema da me agognato. Il 12 aprile 1990 la mia ostinazione era premiata. Avevo finalmente trovato quel che cercavo, anche se niente m’avesse fatto presagire che vi fosse. Felice Cristino, conosciuto come Filici Pannucciéddru, contadino, classe 1921, mi cantava la metà del poema Angelica di 107 quartine. Me n’affidava anche il testo, fotocopiato da un quadernetto di quattordici pagine, ricevuto in prestito in cambio di due polli, su cui una sua cognata, Mariantonia Fioravanti, classe 1928, anche lei contadina, l’aveva trascritto nel 1949, sotto dettatura di suo nonno, contadino e pastore analfabeta, Giuseppe Fioravanti, 1874-1970. Costui godeva fama di gran cantore e asseriva d’avere inventato lui stesso il poema, ispirandosi alla trama di un romanzo del ‘700 che, per quanto io abbia finora ricercato, non sono riuscito a riscontrare presso alcuna biblioteca. In seguito iniziavo la trascrizione, traduzione e interpretazione del testo nel tentativo di collocarlo idealmente nella tradizione popolare. [Nativo]

    Angelo Siciliano

  • Pro-Loco

    Programma PRO-LOCO

    Franco Aramini

    [Edito 00/00/0000] Montecalvo Irpino AV – A pochi giorni dall’inizio del mese di Agosto, ancora non è stato ufficializzato il calendario delle tradizionali manifestazioni che si svolgono da anni in questo periodo.
    Dopo il rinnovo dell’amministrazione comunale si cerca anche di rinnovare il programma della famosissima “Estate Montecalvese”.
    Il neo assessore al commercio-turismo-promozione e sviluppo, Serafino Nicola, insieme al presidente della Pro-Loco, Aramini Franco e al sindaco facente funzioni, Iorio Gianni, stanno studiando nuove soluzioni per concertare un progetto ricreativo nel segno della tradizione e del rinnovamento.
    Non poche, sono al momento le difficoltà che si presentano agli organizzatori, quali ad esempio quelle di tipo economico.
    Ma non è tutto poi così nero. Infatti negli anni, alcuni appuntamenti fissi, organizzati da gruppi indipendenti dalla Pro-loco, sono stati già riconfermati.
    Ad esempio è già tutto pronto per il consueto appuntamento con la “festa degli emigranti”, organizzata presso l’oasi “Maria Immacolata” da P. Filippo Lucarelli  e che si dovrebbe svolgere nei primi giorni di Agosto.
    Ci sarà il 13 Agosto,e i giovani della Malvizza sono già al lavoro, la tradizionale festa  presso il santuario “Regina della Pace” fondato e realizzato da P.Lorenzo Mastrocinque,a seguire riconfermata oggi più che mai la “Sagra del pomodoro e dell’agnello” in contrada Corsano, zona di appartenenza del nuovo sindaco Di Rubbo.
    Non ci sono problemi per l’appuntamento tradizionale della “Sagra dei cicatielli” il 15 di Agosto, in piazzetta.
    Ha iniziato il suo lavoro anche il comitato festa S.Pompilio per i festeggiamenti del nostro santo locale prevista per il 20-21 Agosto.
    Come si può facilmente intuire dal 1° al 21 Agosto, poche sono le caselle rimaste libere e da riempire per una “Estate Montecalvese” sempre più intensa e all’insegna della valorizzazione della accoglienza e della gastronomia locale. [Nativo]

    Alfonso Caccese

  • Costume e Società,  Eventi

    Pianeta Donna, di scena a Capri

    AVV. F. Campana

    [Ed. 00/00/0000] Montecalvo Irpino AV – Una vetrina per promuovere le aziende campane. Vuole essere anche questo “Pianeta Donna”, rassegna di scena a Capri che vedrà protagonista anche l’Irpinia. Il 30 luglio e 31 luglio a Montecalvo saranno selezionate, infatti, le aziende del territorio che parteciperanno a “Capri Orodonna” in programma il 3 e 4 ottobre. Montecalvo e il made in irpinia pronti, dunque, a raggiungere Capri.
    Nell’isola azzurra sbarcheranno per il prestigioso evento dieci imprenditrici che si sono distinte a livello nazionale e che si preparano a ricevere l’ambito premio messo in palio per l’occasione. Per l’Irpinia, quindi, la possibilità di rivestire un ruolo di primo piano nel panorama culturale europeo. La manifestazione sarà presentata venerdì 23 luglio nel corso di un incontro in programma nella sala Grasso della provincia di Avellino. Alla conferenza stampa saranno presenti il presidente della provincia Alberta de Simone, l’assessore provinciale alla cultura, Elena Iaverone, il sindaco di Montecalvo, Giancarlo Di Rubbo, l’assessore al turismo di Montecalvo, Nicola Serafino e il vicesindaco e l’assessore alla cultura del centro irpino.
    Non mancheranno le rappresentanti dell’associazione “Fate e Streghe”, Teresa De Cillis e Elena Bonavolontà, l’avvocato Franco Campana, presidente di Europa 2000” e il direttore della Coldiretti di Avellino, Antonio Colombo. Un’iniziativa, quella di Pianeta Donna, nata da un’idea dell’associazione culturale “Europa 2000” presieduta dall’avvocato Franco Campana in collaborazione con “Fate e streghe”, impegnata da tempo nella promozione dei colori e sapori della Campania. [Nativo]

    Redazione

  • Calcio,  Sport

    Buon avvio di stagione per la Polisportiva Comprensorio Miscano

    Montecalvo Irpino AV – Dopo la bella prova di sabato contro l’Antonio Tedino di Foglianise, con il risultato di 3-1 per il Comprensorio, la squadra di Mister Parzanese sta cominciando ad assimilare gli schemi del nuovo sistema di gioco. Il presidente Antonio Testi e il D.S. Andrea Manzelli stanno allestendo un’ottima squadra, e senza presunzione puntano ai playoff. Sabato 28 ottobre, a Casalbore, il Comprensorio ospiterà la squadra di Molinara.

    Nella foto appena sotto, il nuovo acquisto, Adil Haida


    [Credit│Foto - Archivio Polisportiva Comprensorio Miscano]

    Redazione

  • Calcio,  Sport

    Sconfitta del Montecalvo a Serino

    SPORTING SERINO-MONTECALVO 1-0

    SPORTING SERINO: Di Palma, Grillo, Cavezza (20’st Scarano), Barone (34°st Foglia), Petruzzi, De Stefano, Coppola, Russo (18’st Vecchione), Zottoli, Salomone, Stanco. A disp.: Guarnieri, Montella, Festa, Filarmonico.

    MONTECALVO: Nardone I., Falcone, Saracino (45’st Fierro), Varricchio, Acquaviva, Cocca, Giallonardo, Perrino, Fioriello, Kazazi (20’st Santosuosso), Lo Prete. A disp.: Nardone D., Sorrentino, Tedesco. All.: Parzanese.

    RETI: 35’st Stanco (S).

    [23/10/2004] Montecalvo Irpino AV – Trasferta negativa del Montecalvo a Serino. La squadra allenata da mister Parzanese, butta al vento una occasione utile che avrebbe proiettato la squadra nelle zone alte della classifica del girone C, del campionato regionale di Promozione. La partita si presenta molto equilibrata con occasioni da una parte e dall’altra e si sbocca solo al 35° del secondo tempo quando i padroni vanno in gol con l’attaccante Stanco. Serve a poco il foorcing finale dei montecalvesi . Al fischio finale il risultato resta ancorato sull’ 1 – 0 per i padroni di casa del Serino. [Nativo]

    Redazione

  • Il nostro passato,  Storia

    PRINCIPATO ULTERIORE: MONTECALVO

    [Ed. 00/00/0000] Montecalvo è capoluogo di Circondario di 3°. Classe, ed è il più prossimo ad Ariano capo distretto e sede vescovile, da dove dista solo quattro miglia. E distante da Napoli, per la via di Benevento, 40 miglia; da Benevento 12, da Avellino capo luogo della provincia miglia 22. La popolazione ascende a 5180 individui. Il punto più vicino della strada consolare, è quel tratto che rasenta Ariano.

     

    Aspetto di Montecalvo

    L’abitato di questo Comune abbraccia la parte nord-ovest di un eminente colle, ne sormonta il dosso e declina nella parte sud-ovest. Sicchè una parte dei paese è visibile a que’ Comuni che gli stanno di contro da settentrione; e l’altra parte a quei che verso il sud sono situati. La casa ex feudale posta a cavaliere sull’alto del colle, guarda dalle opposte affacciate ambe le ale del paese, rammentando ancora con le sue negre sdrucite mura il dominio esercitato su quella popolazione da’signori che quelle or derelitte pareti abitarono,ed è visibile,con una chiesa che l’è dappresso, e con molte altre abitazioni che più le sono vicine, a’paesi delle opposte parti. Verso mezzogiorno 1’ orizzonte finisce in Ariano e nelle sue circostanti montagne, che hanno una elevatezza maggiore di Montecalvo. Verso sud-ovest, la vista si disperde, raggiungendo le distanze fìno ai monti di Terra di Lavoro. Da nord-ovest, gli sono di prospetto il Comune di Casalbore appartenente al Circondano, e quello di Buonalbergo che fa parte del Circondano di Paduli. Volgendosi poi al nord-est, si distinguono paesi e confini delle provincie di Capitanata, e Campobasso. L’ orizzonte è molto esteso, ed offre una svariata veduta. Monti, colline, pianure, valli disseminate di case rurali, che masserie si addimandano, particolarmente dalla parte del sud-est e nord-est, offrono allo sguardo una vitale coltivazione ne’campi, ne’ quali monotomia e sterilità sono stranieri.

  • Beni,  BENI ARCHITETTONICI E PAESAGGISTICI

    PIAZZA CARMINE (L’olmo che non c’è)

    Antonio Stiscia

    [Ed. 19/08/2005] A baluardo di un millenario, felice e non casuale connubio tra il Sacro e il Faceto, troviamo la Chiesa del Carmine e l’Olmo, quasi a simboleggiare la instaurata pace tra l’uomo e Dio e tra l’uomo e la natura.

    Cinquant’anni fa, si abbatté, il maestoso olmo, che solo l’animo sensibile e nostalgico di un nostro emigrato (Placido A. De Furia) poteva ricordare con versi di un sì sublime ardente rispetto.

    [01]
    Aveva più di mille anni il nostro amico,lo avevano piantato i Longobardi (che consideravano l’Olmo un albero sacro, ben rappresentativo della loro forza e fierezza d’animo), vicino a quella Chiesa che per loro volontà si chiamerà di San Sebastiano e solo molto tempo dopo del Carmine.

    I Longobardi (longa-barda) (barda: grande ascia da combattimento, tipica di queste genti) erano degli svedesoni forti, rozzi e ignoranti, requisiti indispensabili per la conquista di una Italia decadente e lasciva.

    Ariani convertiti al Cattolicesimo,più che essere usati dalla religione,ne furono abili fruitori e sebbene temessero il Demonio,adoravano la Vipera.

  • Cultura,  Poesia,  Storie di Emigrati

    L’ olmo di Piazza Carmine

    Antica e non spaziosa
    è la piazzetta,
    ma le dà grazia
    viva un olmo secolare….
    Quell’olmo è pari a bussola;
    guida i passi
    di quanti, stanchi, tornano al paese,
    al tramontar del sole.
    Ed io ricordo il cinguettio
    festoso degli uccelli
    e le fresche auree
    che lievi a sera
    carezzano la terra dei miei avi.
    Ricordo, ed il rimpianto
    m’invade il cuore.
    Caro, vecchio olmo
    alto, maestoso,
    mi par di sentire
    il fruscio delle tue foglie,
    che era canto
    delicato e lieve…….

    [Bibliografia di riferimento]
    [Placido A. De Furia Ricordi di un emigrato,  Morton P.A. USA, 1949]
    [Cavalletti G.B.M. – Stiscia A., Montecalvo – Album di Famiglia,  Pro Loco Montecalvo, Calitri, 1981]

    Redazione
  • Beni,  Beni artistici e storici

    Il Palazzo CACCESE

    [Ed. 00/00/0000] Il Palazzo Caccese, costruito nella seconda metà del secolo XVII, è ubicato in angolo tra il Corso Vittorio Emanuele, ove affaccia l’ingresso principale e la Piazza Vittoria (ex Piazza del Purgatorio). Notizie documentate della famiglia Caccese risalgono al 1656 quando si attesta la presenza di Carlo Caccese, Sacerdote durante la peste. Dell’intero edificio oggi resta in piedi la porta costituita dal portale con il sovrastante balcone centrale e da uno laterale. [Nativo]

    Redazione

  • Beni,  Beni artistici e storici,  Storia

    Palazzo Pignatelli: 2 milioni di euro per il restauro

    [Ed. 15/06/2005] Montecalvo Irpino AV – Via libera dalla Regione Campania all’approvazione dell’intervento “Restauro e recupero del palazzo Pignatelli“ proposto dal Comune di Montecalvo Irpino e adesso inserito nel progetto integrato-itinerario culturale “Regio Tratturo di Avellino“.

    L’ente di Palazzo Santa Lucia valuta positivamente l’iniziativa di riqualificazione del valore economico di circa 2milioni di euro (risorse Por- misura 2.1). Adesso, con il parere favorevole del nucleo di valutazione regionale, l’opera, si precisa sul burc di lunedì 13 giungo, sarà inserita all’interno dello strumento di programmazione negoziata. Si tratta di interventi di restauro del castello ducale Pignatelli attraverso opere di miglioramento statico ed opere funzionali finalizzate alla realizzazione di un museo delle attività culturali e produttive con sale di esposizioni temporanee e permanenti.

    L’impostazione dell’intervento riflette a pieno le tematiche individuate dal Por in particolare nella conservazione e nella valorizzazione del patrimonio storico-culturale al fine di creare condizioni favorevoli all’innesco di processi di sviluppo locale. Il tutto mediante la promozione di iniziative imprenditoriali multidirezionali nonché giuste condizioni per l’attrazione di capitali privati.

    L’intera opera è in sintonia con l’idea forza del progetto integrato territoriale che volge essenzialmente alla costruzione di un itinerario turistico-culturale orientato alla valorizzazione dell’intreccio unico tra gli aspetti naturalistici, storici e archeologici del paesaggio irpino. L’obiettivo primario è la messa in produzione delle ricchezze culturali presenti nell’intero ambito territoriale interessato dal percorso del Regio Tratturo, ma anche delle vicine aree archeologiche (Aeclanum-Aequum Tuticum) e della fitta rete di parchi naturali e aree protette presenti lungo la dorsale Appenninica cui si rivolge il progetto Appennino Parco d’Europa. L’itinerario inoltre enfatizza il ruolo dell’Irpinia nord-orientale quale centro ideale di un percorso che unisce tra loro due importanti luoghi della fede, relativi alla figura di San Pio (S. Giovanni Rotondo e Pietrelcina). [Nativo]
    [Credit│Denaro.it]

    Redazione