Cronaca
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Alfredo Siniscalchi
Mario Aucelli
[Edito 06/06/2004] Il Prof. Siniscalchi è nato a Montecalvo Irpino (Av) il 1° ottobre 1936 Laureato in Economia e Commercio presso l’Università di Napoli, ha conseguito I’ abilitazione all’insegnamento di Istituzioni di Diritto, Economia Politica e Scienza delle Finanze. Revisore Ufficiale dei Conti. Nel 1968 è entrato in carriera, quale consigliere, presso il Ministero del Tesoro – Ragioneria Generale dello Stato. Assegrato all’Ispettorato Generale di Finanza – Ufficio Liquidazioni. Dal 1972 ha prestato servizio presso il Gabinetto del Ministro del Tesoro, dirigendo il settore della Ragioneria Generale dello Stato. Nel 1984 è stato promosso primo dirigente. Nel 1988 ha partecipato al consorso per dirigente superiore classificandosi al primo posto. Nel 1990 nominato Dirigente Generale del Ministero del Tesoro Ragioneria Generale dello Stato. Dal 1990 al 1995 Capo dell’Ufficio I e Ill del Diparti mento per i Rapporti con il Parlamento. Dal 1996 Capo del Dipartimento per i rapporti con il Parlamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Insegnante di Diritto, Economia, Ragioneria e Matematica. Assistente volontario presso la Cattedra di Storia Economica, Facoltà di Economia e Commercio – Università di Napoli. Docente di Scienza dell’Amministrazione presso la Facoltà di scienze Politiche – Università di Bologna. Docente a contratto di Metodologie di controllo nelle aziende pubbliche presso la Facoltà di Economia e Commercio – Università di l’ Aquila. Ha tenuto lezioni presso la cattedra di Programmazione e Controllo delle Pubbliche Amministrazioni presso l’Università Tre – Roma. Docente presso la Scuola Superiore della Pubblica
Amministrazione, area Economico-Finanziaria. Docente di Economia del Turismo presso la scuola internazionale di scienze turistiche. Docente di Contabilità degli Enti Pubblici presso il Formez. Docente di legislazione del Turismo presso le regioni Abruzzo e Campania. Docente di Contabilità di Stato per i di rigenti dell’E.N.l.T. Da quattro anni è Docente a contratto di Sociologia dell’Amministrazione presso la Faxoltà di Giurisprudenza – Corso di Laurea in scienza dell’Amministrazione . Università “LUMSA” di Roma.
Ha preso parte, nel corso della sua carriera, alle seguenti Commissioni:
. Commissione per la riduzione della spesa – Ministero del Tesoro;
. Commissione per l’individuazione dell’apporto degli organismi internazionali al finanziamento del disavanzo della bilancia dei pagamenti
. Commissione per l’individuazione dei flussi finanziari da inserire nella relazione revisionale e programmatica;
. Comitato dei Direttori Generali, previsto dall’art. 4 della legge 16.4.1987,n.183; e Commissione esaminatrice per il reclutamento di funzionari civili dello Stato (Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione);
. Commissione esami natrice per dirigenti dei commissariati del Governo;
. Commissione esami natrice per procuratori legali presso l’ENPALS;
. Commissione peril recepimento delle normative comunitarie;
. Commissione per la contrattazione decentrata personale dipendente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri;
. Comitato per il programma di informazione al servizio del cittadino;
. Commissione esaminatrice per assunzione di funzionari – Regione Abruzzo;
Inoltre, ha fatto parte, sempre in qualitë di esperto, di diverse commissioni istituite presso vari ministeri per Io studio di svariate problematiche inerenti la PA., nonché commissioni di collaudo. [Nativo]
[Crediti│Foto: Profilo Facebook]
[Bibliografia di riferimento]
[Aucelli M., La memoria restituita: Montecalvesi sulla cresta dell’onda , Inedito] -
Antonio Flovilla
Redazione
[Edito 14/03/2004] E’ nato a Montecalvo Iripino (AV) il 3 agosto 1948.
Laureato in Scienze Biologiche e in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Napoli.
Specializzato in Microbiologia e Virologia Clinica, è titolare e direttore dell’omonimo Laboratorio di Analisi a Rionero in Vulture.
E’ consulente della società “Laboratorio Analisi Flovilla S.r.l., componente del Consiglio di Indirizzo Generale dell’E.N.P.A.B. Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza de Biologici), presidente regionale ANISAP (Associazione Nazionale Istituzioni Sanitarie Ambulatoriali Private) e componente del Consiglio Nazionale della stessa Associazione e sub-commissario governativo dell’E.I.P.L.I. (Ente per lo Sviluppo dell’Irrigazione e la Trasformazione Fondiaria in Puglia, Lucania ed Irpinia).Dal 1970 al 1972 è stato consigliere comunale a Montecalvo Irpino. Ha ricoperto la carica di responsabile provinciale e regionale dell’Ordine Nazionale dei Biologici, di vice-segretario nazionale dello S.Na.Bi.L.P. (Sindacato Nazionale Biologici Liberi Professionisti), di presidente del Consiglio Nazionale dei Biologici.
Nel 1995 è stato eletto consigliere regionale.
Dal 1995 al 1998 è stato rappresentante della Regione Basilicata nel consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi della Basilicata.
Dal 1997 al 1999 ha ricoperto la carica di Presidente della Commissione speciale di inchiesta sulla gestione amministrativa del Consorzio di Bonifica e di consigliere segretario dell’ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale della Basilicata. [Nativo] -
Montecalvo saluta Antonio Stiscia
Francesco Cardinale
[Ed. 01/08/2019] Oggi gli amici di Montecalvo Irpino piangono la perdita di un grande cultore e oratore, Antonio Stiscia, una persona stimata da tutti.
È stato ricercatore delle tradizioni, o per meglio dire, delle usanze della nostra gente, dedicando particolare attenzione al costume della “pacchiana”. Ha scritto numerosi articoli, alcuni dei quali pubblicati qui su irpino.it, e ha dato alle stampe saggi e romanzi.Quando ti mancano le parole per scrivere della grave perdita, per la famiglia, per l’intera comunità, di un amico, di una guida, la tua mente vaga tra i ricordi che con questi hai condiviso. Nel conversare con Antonio, non di rado, capitava di sentirci “piccoli” allorquando rimediava alle nostre lacune intellettuali. Porta via una parte della nostra storia di montecalvesi. Aveva ancora tanto da raccontare, è andato via troppo presto. [Nativo]
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Domenico DE MARCO
Mario Aucelli
[Edito 15/04/2003] Domenico DE MARCO (Montecalvo Irpino 1912 – Napoli 2008). Professore emerito dell’Università degli Studi dì Napoli “Federico II” – Preside di Facoltà. Allievo di Corrado Barbagallo, ha studiato a Milano e a Genova e si è laureato a Napoli in Scienze Economiche e Commerciali. E’ stato alunno dal 1941 al 1945 della Scuola di perfezionamento in Storia Moderna e Contemporanea, diretta da Gioacchino Volpe.
Libero docente di Storia del Risorgimento (1948) e di Storia Economica (1948). I suoi interessi scientifici sono stati diversi ma orientati sempre sulla Storia economica italiana e particolarmente dell’Italia centrale e Meridionale.
Al primo gruppo appartiene la trilogia sullo Stato Pontificio. Il tramonto dello Stato Pontificio. Il papato di Gregorio XVI (Torino 1949); Pio IX e la Rivoluzione Romana del 1848 (Modena 1947); Una Rivoluzione Sociale. La Repubblica Romana del 1849 (Napoli 1944); ora in Opere volumi 1/3, largamente apprezzati dalla migliore storiografia sull’argomento per la nuova problematica che suscitava. Preceduto da una lunga ricerca, l’altro filone è costituito dagli studi sul Mezzogiorno d’Italia che trovano la loro sintesi in: la Storia del Banco di Napoli. Il Banco delle Due Sicilie (1808-1863), Napoli 1958, e nel Crollo del Regno delle Due Sicile, Napoli 1960 (in Opere vol. VII), che mettono a profitto in documenti dell’Archivio Storico del Banco di Napoli, del quale Demarco ha proceduto all’ordinamento. Numerosi sono i suoi contributi alla Storia Economica europea dei secoli XVII-XX. E’ autore di numerosi saggi dedicati alla Storia Economica e Sociale europea.
Demarco ha fatto parte di numerosi sodalizi culturali italiani e stranieri: Socio e Vice Presidente della Società Italiana degli Economisti, Socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei, dal 1966, promotore nel 1950 a Parigi della Commissione Internazionale dei Movimenti Sociali, Vice Presidente del Comitato Italiano per la Demografia Storica dal 1970 alla sua trasformazione in Società Italiana di Demografia Storica. Per gli scritti di D.Demarco v. Opere, E.S.I., Napoli 1992 e seg. e per la bibliografia v. Franca Assante inbidem vol.I. Nel palazzo di corso Umberto, è custodita la ricca biblioteca dell’illustre cattedratico di Montecalvo. Nella stessa casa nacque anche l’avvocato Carlo, noto e stimato legale a Milano. [Nativo]
[Crediti│Foto: Mario Aucelli]
[Bibliografia di riferimento]
[Aucelli M., La memoria restituita: Montecalvesi sulla cresta dell’onda , Inedito] -
Ida TEDESCO
Mario Aucelli
[Ed. 10/03/2003] Partendo ab imo e facendo la gavetta ha raggiunto mete professioni altissime. E’ stata la prima laureata “femminile nella piccola comunità di Montecalvo”, in Economia e Commercio. Si laureò, a Milano, il 14 marzo 1972, il giorno in cui saltò in area, su un traliccio di Segrate, Giangiacomo Feltrinelli. La notizia arrivò in aula mentre Ida discuteva la tesi, creando apprensione tra la Commissione esaminatrice. Discusse, con il professor Caprara, un argomento in Tecnica industriale: “La programmazione d’impresa e le tecniche reticolari”. Per l’impegno posto nell’elaborazione della dissertazione fu subito chiamata come assistente all’Università e le fu assegnata, dal Ministero dell’Università, una borsa di studio. Su segnalazione dell’Ateneo milanese fu assunta in un importante studio di commercialista, in via Manzoni, a Milano. Nel 1976 conseguì l’abilitazione alla libera professione. Per 10 anni è stata all’Università nel ruolo dei Ricercatori.
Contemporaneamente svolgeva incarichi nel campo delle Procedure concorsuali e in alcune società. Ha collaborato anche alla rivista “ Cash and carry”, curando una rubrica di quesiti di carattere tributario.
La riforma Universitaria del 1980, che vietava la pratica della libera professione e non consentiva di mantenere “due ruoli” (aveva anche “conquistato” il ruolo nelle scuole superiori), il secondo matrimonio celebrato nel Duomo di Milano l’8 luglio 1978, la nascita di due figli, nel 1979 e nel 1980, costrinse Ida a scegliere le scuole superiori, per potersi dedicare maggiormente alla famiglia. Insegnò, fino alla pensione, Matematica applicata e Ragioneria all’Istituto Tecnico “Cattaneo”, la più vecchia scuola d’Italia, nel centro di Milano, senza con questo abbandonare i rapporti con l’Università dove ancora opera come “cultore della materia e addetto alle esercitazioni nell’ambito dell’ Economia e Tecnica del Commercio internazionale”
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Mario Aucelli
Redazione
Mario Aucelli è nato a Montecalvo Irpino il 23 settembre 1936. Coniugato. Ha tre figli. Vive e lavora a Montecalvo. Insegnante. Giornalista: iscritto all’Ordine Nazionale dal 22 gennaio 1974. Ha collaborato, in ordine di tempo, con il glorioso “Il Giornale” di Napoli, fondato da Benedetto Croce, con “Il Tempo” di Roma e, dal 1957, ha collaborato con “Il Mattino” di Napoli per il quale, per quasi cinquant’anni, ha scritto intensamente. Ha scritto, inoltre, su Il Corriere dell’Irpinia. Ha collaborato, altresì, con varie riviste a tiratura nazionale, con la Radio e la Televisione della RAI, con radio e TV private. Suoi scritti e schede si trovano pubblicati in varie riviste ed enciclopedie. Autore del libro rievocativo: “La presenza dei Carabinieri a Montecalvo dal 1943 al 2006”, pubblicato dall’Amministrazione comunale montecalvese.
È autore di un progetto editoriale che prevede la pubblicazione della “storia” recente di Montecalvo in 11 volumi di cui alcuni già pubblicati:
La collana si intitola “La Memoria restituita” e sarà così articolata:
1. “Il Fascismo a Montecalvo Irpino”. (già pubblicato)
2. “Il Corpo”. (già pubblicato)
3. “La Mente”. (di prossima pubblicazione)
4. “Lo spirito”. (di prossima pubblicazione)
5. “Il Collegio elettorale provinciale n. 18 di Montecalvo Irp.. (già pubblicato)
6. “Cosi parlavano i nostri nonni”.(già pubblicato)
7. “I Sindaci di Montecalvo Irpino”. (di prossima pubblicazione)
8. “Effemeridi”: alla scoperta del territorio ed altre piacevolezze per mantenere vivo il ricordo di
Montecalvo. (di prossima pubblicazione)
9. “Senza indice”. (di prossima pubblicazione)10. “Montecalvo una volta: la Storia (recente), la cronaca, i documenti”. (di prossima pubblicazione)
11. “Aneddoti ose”. (di prossima pubblicazione)
[Bibliografia di riferimento]
[M. Aucelli , Così parlavano i nostri nonni a Montecalvo Irpino, Irpinia Libri, Avellino, 2023] -
Montecalvo: Violento nubifragio a rischio le colture
Alfonso Caccese
[Ed. 19/07/2013] Montecalvo Irpino Av – Ancora non si è placato ma il temporale che da oggi impazza sulle nostre zone sembra avere avuto una potenza devastante. Nel momento in cui scriviamo è ancora in atto, e da varie zone giungono segnali di allegamento e smottamento di terreni causato anche da una forte e ridondante grandinata che ha imbiancato le nostre vie quasi fossimo in alta stagione invernale. Dalle prime notizie i danni più ingenti si sono verificati nella campagne già seriamente segnate dalla grandinata dell’undici luglio e messe ancora di più in ginocchio dal nubifragio di oggi.
Le coltivazioni tipiche della zona risultano compromesse ,campi di pomodori tutti distrutti, si teme per la produzione di agosto e settembre , distrutti gli orti e danni notevoli agli uliveti , e distruzione di quasi tutti i vigneti sul territorio. Le strade e i campi sono tutti arenati da fanghi e detriti provenienti dai colli. Si sono verificati smottamenti e cedimenti lungo tutte le strade che nella giornata di oggi erano state pulite a seguito della precedente precipitazione. Forse ora è a rischio anche il già scarso raccolto di cereale. Disagio per gli automobilisti lungo le strade provinciali, dove si registrano code e rallentamento della circolazione. Super lavoro per i vigili del fuoco. Più di trenta gli interventi operati. I comuni più colpiti dalle cosiddette bombe d’acqua, Ariano Irpino, Montecalvo Irpino, Frigento, Gesualdo, e l’hinterland Avellinese. Le squadre dei distaccamenti di Grottaminarda, Bisaccia, Lioni ed Ariano Irpino hanno lavorato ininterrottamente per liberare scantinati e locali invasi dalle acque piovane. La situazione più critica si è avuta sulla strada Statale 90 al chilometro 36, tra i comuni di Casalbore e Ariano Irpino, dove è straripato un torrente. L’acqua ha letteralmente invaso la carreggiata: diverse automobili sono rimaste impantanate. Grande spavento per gli occupanti che sono stati messi in salvo dai caschi rossi. A Casalbore in contrada Pantano, invece, vi è stato il crollo di un muro di contenimento. Si spera che al più presto il maltempo finisca e si torni a respirare un po’ di aria estiva e che si possano contenere i danni alla produzione agricola. [Nativo]
[Crediti│Foto - Franco D'Addona]
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Felice Volturno, poeta della civiltà contadina
Francesco Cardinale
Addio a Felice Volturno, poeta della civiltà contadina. Abitava a Chieti, dove si era trasferito sin dalla giovane età per lavorare in un’industria di porcellana. Nei primi anni del Duemila animò il Forum del sito Irpino.it. Le sue poesie sono state apprezzate da diversi studiosi della cultura orale. Tra queste, le più note sono “La funtana di zì ‘Ndonio Cipuddrina” e “La cantina di Aitana Mangiamevu”, quest’ultima ripresa dal gruppo musicale I Fujenti e da Alberto Tedesco nel suo CD “Canti e Cunti”.
La funtana di zì ‘Ndonio Cipuddrina
Abbascia a lu cutrazzu tinemmu na’ funtana,
ohh !… ‘che acqua: chiara, frescha e ‘bbona;
tutti… si li minevunu a ‘ppiglià,
e tatillu nun tineva lu curaggiu di cilà niàCi minevunu cu lu ciciunu, cu lu catu e cu lu varrile,
li ‘ffigliole giuvene, cantavunu e facevunu la fila.
Mineva Buschino,Pucinu, Varrecchia , Terrachiana,
e puru cocchid’unu di lu chianu.Vidivi minì laggende a tutte l’ore,
armate, di cati, di secchie e striculatore,
lavavunu,.. sciacquavunu,… e cantavunu,…
e po’,.. ‘ncopp’alì ruve l’assucavunu.Che bèlli tiempi!… che ‘bbita spinsarata…
cu nu tuozzu di pane e na’ vacila d’insalata.
Tutt’appassatu com’anu suonnu,
e queddre ‘ffigliole,.. mo so tutte nonne…Nu ricordu di queddra funtana ma’rrumastu,
na figliola assai bella e ‘ntista
m’appizzicavu ‘nfacce com ‘nu sigillo,
ancora mi lu sentu quiddru vasu appizzichillu.”La cantina di ” Aitana Mangiamevu “
Steva justu mmiezz’ alu chianu
tra Culomba lu Zuoppu e Tripulinu
era n’a cantina senza frasca
vinneva vinu buonu e ssempe frishcu.
La cantina a tiempu di tatone
era lu spassu di lu cafone,
mineva da fore..endò jeva..?
ala cantina di Mangiamevu.
Nda na sacca di giacchetta nuc’eppane
dind’ nata sausicchi e cicidicane,
traseva nsènsu dirittu com’ana culonna
quann’asceva mbriacu jeva facennu l’onna.Li megliu vivituri jevunu a Mangiamevu
Scjiscione,Virillu,Calandrella, Peppu di Mevu,
jucavunu si purtavun’aulumu e si sfuttevunu
mamma mia quandu vinu si vivevunu.
Pur’attatillo li piaceva lu vinu
e ogni tanto jeva a la cantina
quann’ asceva padrone era viloce
puru lu sotta si faceva la croce.
La buttiglia faceva li caluoppe
e li squicci zumpavunu senza ntuoppe
jevunu p’nganna e puru mpiettu
allurcia la cammisa e la giacchetta.comma’ “AITANA”
cu na unneddra longa e n’a cammicetta spampanata
mmishcava acqua e bbinu quannu s’ern’ mbriacati
a lu figliu ‘Ndonio lu chiamavanu carnera
semp’andà la stess’acqua lavava li bicchiere.
A quiddri tiempi lu vinu piaceva a tutti quande
puru lu cicciu si firmava p’ddrannande
aspettava lu padrone e po si faceva sende
e tutt’dduje partevunu cundende.
Mò ‘ncistà cchhiù ciucce e mancu carru
a posto di la cantina ci sta lu barru,
vivunu aranciata coca cola e birruncinu,
ma che ci fai di sta vita senza vinu?. -
Malore sotto la doccia, muore a 8 anni dopo una partita di calcetto
Redazione
[Edito 12/05/2013] Tragedia in Irpinia: un bambino di 8 anni, Giuseppe Lo Conte, di Montecalvo Irpino, in provincia di Avellino, è morto mentre faceva la doccia. Il ragazzino era tornato a casa dopo aver giocato a pallone con i suoi amici ed è stato colto da un malore mentre si lavava. I suoi genitori hanno tentato inutilmente di rianimarlo: vana anche la corsa in ospedale ad Ariano Irpino. LE IPOTESI – Secondo una prima ipotesi dei medici sarebbe stato vittima di un aneurisma cerebrale fulminante che non gli avrebbe lasciato scampo. Sarà l’autopsia a stabilire le cause precise della morte. Intanto un intero paese è sotto choc e piange la morte del bambino. [Nativo]
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Montecalvo. Arrivano il fondi per il risanamento. Quasi fuori dal dissesto finanziario
Redazione
[Edito 21/04/2013] Montecalvo Irpino AV – Il Comune, in quanto ente in dissesto finanziario, è rientrato nell’anno 2012 tra quelli che hanno accesso al “Fondo ordinario per il finanziamento dei bilanci degli enti locali”. Lo sia apprende dalla Gazzetta Ufficiale del 18 marzo 2013. Si tratta di un finanziamento da parte del Ministero dell’Interno basato sul numero degli abitanti di 791.000,00 euro per l’anno 2012 finalizzato al risanamento del bilancio. Questo per aver seguito le politiche di risanamento del bilancio legate anche alla riduzione del personale dipendente. Il denaro, entro 15 giorni dalla data del decreto, sarà a disposizione del Commissario Liquidatore che già stava provvedendo a saldare i debiti dell’Ente con i soldi derivanti dal risparmio di spesa. Un altro contributo, presumibilmente di pari entità, è previsto per l’esercizio 2013.
Nella massa passiva, grazie ad un chiarimento dello stesso Ministero, recentemente sono state inserite anche le somme del cosiddetto lodo Icomes, legato ad una sentenza che aveva condannato il Comune di Montecalvo Irpino a versare circa 800.000,00 euro alla ditta appaltatrice del Comparto Nicola Pappano per dei lavori imprevisti e che, di fatto, aveva determinato l’insolvibilità dell’ente. “Con questi finanziamenti, chi si aggiungono al risparmio messo in atto dall’amministrazione comunale sul bilancio ordinario, questo Ente si avvia al risanamento definitivo delle casse comunali” – scrive l’Ufficio Stampa di Montecalvo.
In provincia di Avellino ha avuto accesso allo stesso fondo anche il comune di Volturara Irpina a cui sono stati assegnati 802.000 euro. Il Comune di Apice, in provincia di Benevento, ha avuto 973.000 euro, quota massima erogata ad un singolo comune. Infatti nel riparto i comuni con più di 5000 abitanti sono stati considerati come comune di 5000 abitanti. Al Comune di Alessandria è andata la stessa cifra con un passivo di 203 milioni di euro. [Nativo]