Teatro

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    Commedie, Sonetti e Madrigali nella Montecalvo del ‘700

    Antonio Stiscia

    Chiassetto Caccese – Teatro
    Portale con le maschere della C. e della Tragedia
    (Asportato dopo il terremoto del 23/11/1980)

    Archivio Fotografico Biblioteca Comunale

    [Ed 00/11/2007] Il 15 Agosto 1748 nella Collegiata di Santa Maria Assunta in Cielo, si tenne una Accademia, vale a dire una manifestazione artistico-letteraria in onore della Vergine, nel giorno della sua Assunzione, con la recita di poesie e canti e la rappresentazione di una commediola sacra, col solo unico fine di magnificare la grandezza di Dio e della sua soavissima Madre.

    Il manoscritto che raccoglie i componimenti letterari, è straordinariamente importante, non solo per il contenuto delle opere, di ottimo livello e grande raffinatezza culturale,ma soprattutto per il suo utilizzo come libretto d’opera,visto che l’Accademia è stata rappresentata più volte, alla presenza della moltitudine dei fedeli e all’interno della stessa Collegiata,per il qual motivo ben si spiega l’utilizzo della lingua volgare e addirittura del dialetto montecalvese.

    Il madrigale, (di cui alla riproduzione dattiloscritta) dedicato alla Vergine Immacolata, di chiara matrice popolare, mantiene la freschezza e la immediatezza tipica delle opere dialettali e occupa un suo non casuale posto nel manoscritto, come nella rappresentazione.

    La particolarità del componimento sta tutta nelle parole,alcune perdute, e nella splendida semplicità di accattivanti versi,che sono propri della tradizione musicalpopolare montecalvese che ha sempre accompagnato,evolvendosi, le vicende umane, politiche,storiche e religiose del paese.

    Un popolo di artisti e di poeti ?

    Raffigurazione in pietra della Maschera da Commedia sec. XVIII Segnalava visivamente il percorso che conduceva a Teatro.
    Corso Umberto-Piazzetta Salines-Chiassetto Caccese

    Ci piace pensare di si,sebbene si debba parlare più di spirito libertario, affiancato da una visione critica e speculativa dell’esistenza,in un periodo storico il ‘700,dove la presenza di indubbie genialità nelle arti e nelle scienze,trova quasi naturale espressione nella spiritualità alta e profonda di San Pompilio Maria Pirrotti.
    Montecalvo fin dal tardo 500 ha avuto un teatro dove si rappresentava la commedia dell’arte e questo la dice lunga sull’atteggiamento avanguardiale del paese.

    La presenza di poeti, filosofi, storici, artisti in genere, legati alla ricca borghesia e nobiltà locale e agli artisti di Napoli e Roma, porterà ad una singolare evoluzione del paese che diventerà, inconsapevolmente, una isola felix della cultura meridionale e che troverà nel 700 la massima esplosione di stile e di partecipazione, anche popolare.
    A significare quanto fin qui detto basti ricordare l’esistenza in Montecalvo del Sacro Collegio d’Arcadia,un movimento letterario straordinario,che favorì la presenza di uomini di cultura, attratti più dalla vita campestre che non da quella cittadina.

    Questa mancata fuga di cervelli,segnò il proliferare di giuristi, teologi,storici e storiografi,poeti e pensatori, attori e musicisti,in una spasmodica e continua ricerca di risposte al vivere,sotto il comprensivo e tutelante mantello di un clero forte e saggio,chiaramente illuminato se non addirittura illuminista.

    La tradizione teatrale è continuata per tutto l’800 e ne sono prova tangibile i drammi a carattere sacro sulla vita di San Francesco e Sant’Antonio,scritti e recitati da Montecalvesi,senza dimenticare il sacro fuoco del Risorgimento.

    Il novecento vede la fioritura del teatro leggero e la nascita,nel ventennio,di compagnie teatrali studentesche,organizzate e dirette da personale docente(Maestro Mario La Vigna…) e su testi di autori locali( Signora Angela Pisani Cavalletti).

    Dopo la II guerra mondiale si riprenderà a far teatro,con compagnie instabili di giovani,nel mentre andrà perduto l’interesse per le arti.

    Da circa 30 anni viviamo di ricordi,annoiati spettatori di un teatrino politico avvilente,perfido avido e scioccante, dove l’ennesima replica si connota di pantomime incomprensibili,costretti,comunque, a pagare un biglietto salato,non avendo,ahimé,nemmeno più il teatro.

    Sic transit gloria mundi.

    MADRIGALE
    Recitata nella Collegiata di Santa Maria Assunta in Cielo Montecalvo 15 Agosto 1748

    (Manoscritto in Archivio Palazzo Stiscia)

    Che s’allumma, si separa
    Allegro ogn’uno, e faccia festa
    Ca la ‘ncoppa l’Ammaculata nosta
    E’ fatta mo Regina da lo figlio,
    e chi la vede assettata conna crona
    certo pe l’allegrezza mi scquacquiglio.
    Non midite ca lo cielo stace bellone
    Persinche la Zitella vede lo sole
    E bui allummaccari, se non potiti tutti fa li lumi
    Dicite schito rosari, a ragiuni.

    * Questo piccolo scritto è dedicato all’indimenticato amico Giuseppe Lo Casale, di cui oltre alla perizia storica, ci manca l’affabile sorriso e la irripetibile geniale  regia di tante Commedie Teatrali.
    [Nativo]

  • Cronaca,  Teatro

    Manifestazione teatrale – Scugnizzi

    [Ed. 10/06/2005] Montecalvo Irpino AV – Si è svolta ieri, 9 giugno 2005, presso il cinema Pappano di Montecalvo l’oramai tradizionale manifestazione teatrale di fine anno scolastico. Alla presenza delle istituzioni scolastiche e amministrative locali, i ragazzi dell’Istituto comprensivo di Montecalvo si sono cimentati nella messa in scena di una piece teatrale dal titolo: “Storia e mito di Montecalvo Scugnizzi”.
    Il progetto è stato curato dagli insegnanti delle scuole elementari e medie, con l’aiuto e la consulenza dello storico locale G.B.Cavalletti.
    Ala fine della manifestazione si è dato luogo alla premiazione del concorso: “Premio Giuseppe Lo Casale – maestro di scuola”. [Nativo] [Foto Franco D’Addona]

    Redazione