Politica
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Montecalvo Unito – Comunicato stampa – 15/01/2024
Redazione
Montecalvo Irpino AV – La serata del 14 gennaio, corrente mese, ha visto il Gruppo “Montecalvo Unito” partecipare a un incontro con un potenziale candidato, valutando la sua possibile inclusione nella lista.
Il candidato, il quale confermerà la sua partecipazione al gruppo entro la fine della settimana, inizialmente era stato contattato dal Gruppo “La Rondinella” per una possibile candidatura a Sindaco. Dopo approfondite consultazioni, il Gruppo “La Rondinella” ha però deciso di proporre il Dott. Pizzillo come candidato alla carica di Sindaco. Va notato che il Dott. Pizzillo aveva precedentemente ricoperto l’incarico di Sindaco nel 2009, eletto con il gruppo “La Campana”, considerato all’epoca un contendente della “Rondinella”. Curiosamente, oggi il Dott. Pizzillo si presenta come candidato a Sindaco proprio all’interno del Gruppo “La Rondinella”.
In questa fase, “Montecalvo Unito” ha avanzato la proposta di un ruolo di rilievo nella lista, per colui che doveva essere un ruolo di rilievo per “La Rondinella” e se tale proposta venisse confermata, rappresenterebbe un notevole colpo strategico.
Sta quindi emergendo sempre più chiaramente una competizione a tre contendenti, in cui al momento, solo l’attuale Sindaco, Mirko Iorillo, non ha ancora ufficializzato la sua intenzione a ricandidarsi alle prossime elezioni.
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Comunicato stampa della “Campana”
[Ed. 04/05/2010] Montecalvo Irpino AV – Nella riunione di Giunta Comunale del 22.4.2010, avuta la presenza di tutti gli assessori comunali, si è verificato un episodio che, sotto il profilo amministrativo e politico, non può che essere considerato di gravità estrema. Sulla proposta di deliberazione in ordine alla rideterminazione della pianta organica con personale in eccedenza e approvazione programma triennale fabbisogno di personale, gli Assessori Giuseppe Stiscia e Antonio D’Addona si sono astenuti, il tutto dopo che fosse stato abbondantemente chiarito che le due deliberazioni erano preordinate all’approvazione dell’ipotesi di bilancio riequilibrato a seguito del dichiarato dissesto finanziario dell’Ente. La posizione degli assessori astenuti ha messo a serio rischio non solo e non tanto la vita dell’Amministrazione in carica, ma soprattutto la prospettiva di ripresa e corretta gestione del Comune e, con esso, della popolazione montecalvese. Quanto accaduto ha determinato il venir meno del rapporto di fiducia che deve intercorrere tra il primo cittadino e gli assessori comunali, imponendo al Sindaco, a tutela dell’interesse comunale, di adottare l’unico provvedimento possibile, la revoca della nomina di Giuseppe Stiscia e Antonio D’Addona ad Assessore del Comune di Montecalvo Irpino. Il provvedimento è stato notificato agli interessati il 24.4.2010.
La decisione del Sindaco ha trovato il sostegno netto ed incondizionato degli assessori, dei consiglieri comunali di maggioranza nonché dei candidati non eletti della lista de “La Campana”.
Redazione
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…E NOI PAGHIAMO
Comunicato stampa: I consiglieri comunali del gruppo politico Unione Popolare Montecalvo
[Edito 29/07/2023] Montecalvo Irpino AV – Cari cittadini, l’Amministrazione Comunale contrae DEBITI… e A PAGARLI SIAMO SEMPRE NOI!!
La strada delle banche e degli istituti di credito è diventata troppo familiare al nostri amministratori: mutui milionari per servizi non essenziali, mutui per strutture sportive prive di agibilità, mutui per rifare un’ennesima volta piazza Vittoria.
Le cifre sono alte!!!
Per citarne alcuni, gravano sulle nostre spalle:
- Euro 911.916,83: Anticipazione di liquidità per pagare debiti contratti con Irpiniambiente per il servizio fornito (si giustifica il ricorso al prestito con la carenza delle risorse finanziare dell’Ente, ma dagli atti risulta che il Comune aveva già riscosso dai cittadini per il servizio TARI la somma di euro 931.416,85)
- Euro 610.000: Mutuo per rifacimento del manto del campo da calcio e messa in sicurezza degli spogliatoi dell’ impianto sportivo comunale “Luigi Cucchi” (ma il campo è sprovvisto di vie di accesso e di uscita regolamentari), e come se non bastassero, altri 6600 euro per la potatura degli alberi sul perimetro del campo;
- Euro 350.000: Mutuo per il rifacimento di Piazza Vittoria (l’ennesimo rifacimento).
Senza dimenticare quelli che paghiamo già da anni di euro 416.495,90 e di euro 234.646,11 per prestiti relative a debiti pregressi, per i quali il Comune paga ogni anno euro 30.410,40 di cui euro 18.489,23 per sorta capitale ed euro 11.921,17 per interessi.
TOTALE DEBITI EURO 2.523.058,84
Cittadini, non bastano più i PNRR per finanziare “il superfluo”, bisogna anche ricorrere ALL’INDEBITAMENTO!!!!!!!
Ma si… l’importante è creare L’ILLUSIONE DI UN’AMMINISTRAZIONE OPEROSA, poco importa se le priorità sono altre!! Strade dissestate e impraticabili, inefficienza dei servizi essenziali (vedi spazzamento e raccolta rifiuti, emergenza idrica…), mancanza di un piano di sviluppo agricolo e commerciale nonché di progetti di investimento per il futuro… e chi più ne ha più ne metta!
La logica dell’apparire prevarica quella della sostanza E I CITTADINI NE PAGANO LE SPESE!!
Redazione
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Gaetano Parzanese annuncia la propria candidatura a sindaco
Francesco Cardinale
Prime avvisaglie di una campagna elettorale che ci condurrà alle elezioni amministrative del 2024
Montecalvo Irpino AV – Mancano pochi mesi alle elezioni amministrative, la data probabile è quella che va dal 6 al 9 giugno 2024, in concomitanza con le elezioni europee, per il rinnovo del consiglio comunale. Ecco le prime avvisaglie di una campagna elettorale che coinvolgerà oltre tremila cittadini montecalvesi.Il primo ad uscire allo scoperto è stato il geometra Gaetano Parzanese che, nella sala adiacente la Chiesa di San Bartolomeo, attraverso la conferenza stampa tenutasi questa sera, ha annunciato la propria candidatura a sindaco.
Il nome della lista scelto da Parzanese, “Montecalvo Unito”, dovrebbe far capo a un movimento civico fuori dalle logiche partitiche con componenti che si candidano per la prima volta.
Pazanese, sollecitato dalle domande della moderatrice, ha posto come obiettivi gli annosi problemi che attanagliano da sempre la nostra piccola comunità: viabilità, “siamo fermi agli asfalti di Felice Aucelli”, rete idrica, “un chilometro all’anno e avremmo una tubazione nuova”, turismo, desertificazione e spopolamento in atto, e altre tematiche come la mancanza di confronto politico periodico con i cittadini e l’unità del paese. Alla domanda su un giudizio critico sull’attuale amministrazione, ha preferito defilarsi rimandandolo ai prossimi appuntamenti.
Al di là di ogni considerazione tecnica, come evidenziato da uno dei presenti, riguardo alla fattibilità di una candidatura a sindaco e alle sue implicazioni, ciò che ha sorpreso, visto l’alto numero di partecipanti, è la viva partecipazione dei montecalvesi al dibattito sulle questioni politiche del paese.
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Le scelte difficili (da condividere)
Carlo Pzzillo
[Ed 12/06/2008] L’amministrazione comunale di Montecalvo Irpino ha deciso, per far fronte ad una gravissima crisi finanziaria, di procedere alla vendita di alcuni fabbricati per civile abitazione di proprietà comunale. Tali unità abitative, costruite con finanziamenti regionali, hanno risanato un quartiere- “Ditta Salice” o meglio San Pietro- del nostro paese dove dal terremoto del 1930 erano insediate le cosiddette “casette asismiche”.
In quella specie di abitazioni sono vissute generazioni di Montecalvesi, si sono formati nuclei familiari che, in carenza di case e con scarse possibilità economiche, hanno trovato il loro primo tetto. Gran parte di queste persone, per lo più anziane e con alle spalle decenni di vita in abitazioni fatiscenti, da poco più di 4 anni avevano potute trovare una sistemazione decente, in una abitazione degna di tale nome.
Ma il sogno è già finito? Questi nostri amministratori, per porre rimedio ad un modo scellerato di amministrare che ha prodotto una montagna di debiti , di cui allo stato non si può neanche quantificarne con precisione l’entità, decide di procedere alla vendita con un’asta a pubblico incanto. -
Lettera aperta del Consigliere Comunale Avv. De Cillis
[Ed. 14/06/2008] Lo slogan veltroniano del “si può fare” sembra abbia coinvolto a tal punto il popolo dei democratici da indurlo a riconsiderare in termini di relatività le distanze siderali che nell‘ultimo quadriennio hanno contraddistinto le posizioni delle forze rappresentate in Consiglio comunale.
Ciò avviene, paradossalmente, nel momento in cui il solco tra maggioranza ed opposizione si manifesta in tutta la sua più profonda invalicabilità nell’ora in cui si impone come non mai l’esigenza di chiarezza e verità. Scimmiottando gli slogans della politica nazionale, mi verrebbe da rivolgermi ai Montecalvesi per dir loro “risollevati Montecalvo” ma so bene che non è di slogans che abbiamo bisogno.
E’ giunto il momento, per tutti, di assumersi le responsabilità e la soluzione non può essere “l’inciucio “.
La scellerata conduzione amministrativa comincia a dare i suoi primi, nefasti effetti, e già all’orizzonte si intravede, per i cittadini, un futuro di lacrime e sangue.
Le casse comunali, per troppo tempo assaltate da una gestione incompetente e clientelare, sono praticamente vuote. Chi ha sbagliato, probabilmente, pagherà di persona, ma il Paese ha bisogno di essere amministrato, governato, guidato, salvato.
Ciò non può avvenire puramente e semplicemente allargando la maggioranza, perché si finirebbe solo per coprire vecchie e nuove magagne, con l’aggravante di privare il Paese di un ‘opposizione che, fino a prova contrario, ha dimostrato di saper svolgere con puntualità, competenza e passione il suo ruolo. -
Intesa con la Regione per lasciare la zona rossa
[26/01/2008] Montecalvo Irpino AV – Che fine devono fare le centinaia di famiglie che vivono pericolosamente alle falde del Vesuvio?
Una mano gliela offre la Valle Ufita: i sindaci di otto comuni ( Ariano, Casalbore,Greci, Montaguto, Montecalvo, Svignano, Villanova e Zungoli ) hanno presentato un progetto di accoglienza: Progetto approvato e finanziato dalla Regione Campania. L’ufficialità è arrivata ieri, 25 gennaio 2008: 290mila euro per ognuno degli otto comuni ufitani che partecipano all’iniziativa. Un totale di 2 milioni e 320mila euro che serviranno alle singole amministrazioni per acquisire recuperare o ristrutturare gli alloggi da mettere poi a disposizione delle famiglie napoletane. Degli otto comuni irpini quello capofila è Montecalvo da dove il sindaco Giancarlo Di Rubbo ha accolto con entusiasmo la notizia del sì della Regione: “E’ una nuova sfida che questa parte dell’irpinia non può perdere”.
Ci spiega proprio lui cosa significa questo progetto:
“La regione Campania ha decretato di assegnare agli otto comuni della Verde Irpinia ( Ariano, Casalbore,Greci, Montaguto, Montecalvo, Svignano, Villanova e Zungoli ) la somma di 290mila euro ciascuno per il recupero di alloggi acquisiti o da acquisire al patrimoni comunale e da mettere a disposizione dei cittadini provenienti dalle aree vesuviane a rischio vulcanico. Un risultato che premia la caparbietà dei sindaci irpini e del comune capofila Montecalvo Irpino, che ha saputo mantenere vivo l’interesse per un progetto condiviso e apprezzato dagli organismi regionali teso ad offrire una alternativa abitativa alle popolazioni residenti alle falde del Vesuvio con alloggi confacenti, infrastrutture a misura d’uomo e servizi con l’intento di fronteggiare l’impoverimento abitativo di alcuni Comuni irpini, creando anche nuove opportunità di sviluppo ( artigianale e commerciale). Al comune di Montecalvo la responsabilità di mettere in moto la macchina organizzativa utilizzando gli strumenti della moderna comunicazione e coordinando le iniziative. Prioritario impegno sarà il recupero degli alloggi e la presentazione ufficiale del progetto nei comuni Vesuviani per far comprendere i vantaggi e le offerte evidenziando la qualità della vita e la completezza dei servizi, presentando una realtà potenzialmente in evoluzione dove poter vivere e produrre. Un sito internet collegherà costantemente i comuni Vesuviani e irpini e già si stà pensando a renderlo funzionale per la promozione dei prodotti per le offerte di lavoro e per le attività culturali”. [Nativo]
[Credit│ottopagine.it]
Redazione
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Ricordando Giuseppe e Pietro Cristino nella terra del silenzio
Angelo Siciliano
[Ed. 00/00/0000] [N. 10/12/1991] Parlare di Giuseppe e Pietro Cristino, oggi, nell’epoca del crollo delle ideologie, dopo l’implosione dei regimi totalitari dell’Est europeo, ma anche di guerre sanguinose – basti pensare a quella del Golfo Persico e all’altra tra le nazioni dell’ex Iugoslavia – che sicuramente hanno trovato una concausa nel crollo del Muro di Berlino del 1989, che ha segnato la fine della guerra fredda e dei blocchi contrapposti, guidati dalla fine della seconda guerra mondiale rispettivamente da USA ed URSS, potrebbe anche significare andare ad indagare fatti, persone e vicende del Novecento, la cui storia, oltre che non sempre ripercorsa e chiarita adeguatamente e a sufficienza, ci appare distante anni luce. E proprio tale distanza consente che tanti personaggi di primo piano, che hanno fatto la storia civile e sociale del nostro paese, possano essere spesso posti in discussione per le scelte politiche fatte e per il loro operato nel secondo dopoguerra, in quanto hanno contribuito, seppure indirettamente, a quel sistema politico nazionale bloccato, rimasto senza alternativa. Si è parlato e si parla anche di democrazia incompiuta. La realtà è che per più di quaranta anni ci hanno governato più o meno le stesse persone, realizzando – caso unico tra i paesi occidentali – una sorta di “dittatura” in democrazia, che ha determinato conseguenze assai gravi: invecchiamento e inefficienza delle Istituzioni pubbliche; alcuni fenomeni gravi di collusione tra politica e criminalità organizzata; intere regioni alla mercé di mafia, ‘ndrangheta o camorra che insanguinano il Sud sostituendosi allo Stato come se questo avesse rinunciato alle proprie funzioni; malcostume diffuso della pratica del pizzo e della bustarella per cui, sempre più spesso, la cronaca nera è ricca di casi di burocrati e amministratori locali divenuti essi stessi, in prima persona, i gestori del malaffare. È il “diritto negato” ad alimentare spesso faide tra i malavitosi e comportamenti omertosi anche tra i cittadini. I partiti politici si sono trasformati in qualcosa di diverso da ciò che erano originariamente: da strumenti di democrazia sono diventati organizzazioni di potere. Tuttavia pare che ora qualcosa cominci a cambiare e fasce non trascurabili della popolazione non sono più disposte a concedere la propria delega in bianco ai politici, portati sempre più ad anteporre gli interessi particolari, di pochi privilegiati, all’interesse generale della collettività. I problemi sono tanti. Da locali o nazionali che erano, sono divenuti di portata planetaria. Non sarà di certo la logica delle lobby, delle multinazionali e della propensione al consumismo a prospettare le soluzioni più eque o più giuste per la nostra società.
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“Caro” Comune!
Mario Corcetto
Montecalvo Irpino AV – “Caro” Comune!
Chi inquina paga, dice l’Europa. No, ribatte il comune di Montecalvo, pagano tutti. Anzi chi inquina di meno deve pagare di più! Un paradosso? Macché, una triste realtà.
Sia fatto 100 il costo della TARI. Per i non residenti il Comune di Montecalvo prevede un abbattimento del 20%, per cui chi non risiede paga 80. Sì, ma facciamo un po’ di calcoli. Un residente paga 100 ma usufruisce del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti per 12 mesi (11 se uno se lo concede di vacanza). Dividendo il costo pieno (100) per 12 ne deriva un costo mensile di 8.34 (9.09 se va in vacanza per un mese). Un oriundo, invece, in un anno usufruirà del servizio per un mese, massimo due, con un costo mensile di 80 o 40, in proporzione molto di più (fino a 10 volte tanto).
Vecchie reminiscenze degli studi di diritto tributario riportano alla mente la circostanza che la tassa sia dovuta a fronte di un servizio fruito. Ha carattere commutativo, dicono quelli che sanno, poiché è il corrispettivo di una prestazione. Si dirà: ma anche la predisposizione di un servizio, di cui per fatti personali si gode per tempo limitato, ha un costo. E su questo si deve convenire. Non si può organizzare un servizio alla bisogna del singolo.
Tuttavia, da una verifica effettuata nei paesi limitrofi, tutti facenti capo ad Irpinia Ambiente per lo smaltimento dei rifiuti, è emersa la seguente situazione che rappresenta plasticamente la sproporzione di quanto sia addebitato agli oriundi montecalvesi per il costo del servizio, in relazione a quanto speso dai vicini
CALCOLO PER UNA SECONDA CASA DI 50 MQ (al netto del 5% dovuto alla provincia) Comune N. abitanti Utenti figurativi Costo fisso a mq Quota variabile Abbattimento Costo annuo in euro Differenza € Montecalvo Irpino 3336 2 0.73 323 20% 287 – Castel Baronia 1061 1 0.25 (già abbattuto) 61.59 (già abbattuto) 50% 74.09 – 212,91 Scampitella 1036 2 0.85 150 15% 163.62 – 123.38 Montaguto 417 1 0.24 45.57 – 57.57 – 229.43 Flumeri 2586 2 0.22 279 30% 203 – 84 Bonito 2216 1 0.77 52.74 30% 63.86 – 223,14 Dalla tabella comparativa risulta evidente che, rispetto agli altri comuni esaminati, l’amministrazione montecalvese NON ha:
– individuato, a fronte di costi che dovrebbero essere analoghi, forme di contenimento della spesa per i cittadini;
– adottato agevolazioni significative nei confronti dei non residenti.
Peraltro, tra i paesi esaminati Montecalvo è il più popoloso, circostanza che dovrebbe far realizzare le cosiddette economie di scala, con conseguente abbattimento dei costi.
A questo punto qualche considerazione si impone. Va ricordato, in primis, che i non residenti pagano l’IMU, per legge non applicata alla prima casa dei residenti. Questo tributo, sommato alla tassa in parola, colloca coloro che non hanno rappresentanza politica locale tra i contribuenti più generosi per le casse comunali.
La divisione pedissequa del costo tra i contribuenti, non richiede alcuna valutazione essendo un mero fatto ragionieristico. Mentre il più alto momento istituzionale di chi rappresenta ed amministra una comunità è la valutazione politica degli atti pensati, disposti e attuati: sia nella ricerca di soluzioni vantaggiose per tutti i cittadini, sia per un’equa ripartizione degli oneri, sia per il rispetto delle minoranze, soprattutto di quelle presenti ma non rappresentate politicamente. Sì, perché gli oriundi sono presenti. Fanno parte della comunità. Partecipano alle spese comunali. Concorrono alla manutenzione del patrimonio immobiliare. Alimentano l’economia del paese. Frequentano parenti ed amici che, loro sì, sono elettori!
Per quanto precede, io cittadino “diversamente presente”, auspico un deciso intervento per il contenimento degli oneri, evidentemente possibile non in ipotesi ma riscontrato attraverso l’indagine condotta. L’onere della ricerca di forme di risparmio lo vedo in capo agli attuali amministratori, che hanno ancora il tempo per un atto riparatorio e per lasciare una giusta eredità a chi gli succederà. E lo vedo in capo alle opposizioni che dovrebbero istituzionalmente farsi carico di raccogliere e far propria la voce delle minoranze ed esercitare la funzione di pungolo politico nei confronti di chi amministra.
Sono convinto che non sarà azione semplice. Che richiederà coraggioso impegno. Ma sono altrettanto convinto che sarà azione meritoria che gratificherà tutti, elettori e non. Chi ingaggerà questa “battaglia”, comunque vada, sarà ripagato lautamente dalla gratitudine dei montecalvesi vicini e lontani. Si fa politica pure per questo. O no!?
Un caro abbraccio a tutti.
Mario CORCETTO (mariocorcetto@tiscali.it)
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MENSA SCOLASTICA
[Edito 30/09/2004] Montecalvo Irpino AV – La presente lettera riservata del Consigliere De Cillis è stata inviata il 28 agosto c.a. al Sindaco, senza ricevere alcuna risposta, né di cortesia e né chiarificatrice. Di fronte al perdurante silenzio, l’Avv. De Cillis, a un mese dall’invio, ha ritenuto opportuno renderla pubblica.
“L’imminente inizio dell’anno scolastico pone la necessità di procedere all’appalto del servizio di mensa.
In data 6 giugno 2004, pubblicamente, nel corso di un comizio elettorale, denunciai come la cooperativa Multiservice a r.l., già titolare dell’appalto per l’anno scolastico 2003/04, avesse fatturato e riscosso somme eccedenti il servizio autenticamente fornito; complessivamente, alla detta cooperativa, fu pagato l’equivalente di oltre milleduecento pasti in più rispetto a quelli forniti per il servizio appaltato, con esborsi indebiti, per il comune, di alcune migliaiadi euro.
Devo presumere che, quantunque anche voi impegnato ai massimi livelli nella competizione elettorale, non abbiate avuto notizia della mia denunzia o che, circostanza certamente più grave, l’abbiate ignorata.
Con la presente , pertanto, vi informo ufficialmente di una tale inquietante vicenda e vi invito:
A) Ad accertare ogni responsabilità;
B) A disporre ogni utile iniziativa per il recupero, alle casse comunali, delle somme indebitamente corrisposte;
C) Di disporre la preventiva esclusione della cooperativa Multiservice a r.l. dalla gara di appalto per l’anno scolastico 2004/05.Resto a disposizione per ogni chiarimento dovesse necessitare ed in attesa di conoscere ogni vostra determinazione.”
[Credit│alternativapermontecalvo.it]