Politica
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Gianni Iorio: sono pronto se i partiti decidono
[Edito 00/03/2004] Montecalvo Irpino AV – “Uniti per Montecalvo siamo noi” esordisce Gianni Iorio, portavoce della Margherita cittadina, giocando con le parole con il nome del movimento civico,rispondendo alle voci della presunta spaccatura all’interno del fiorellino.”Tra di noi c’è la, la massima serenità. Noi siamo uomini di partito, stiamo lavorando per vincere la la prossima competizione elettorale e dare continuità alla nostra azione amministrativa.”
Su cosa punterete?
“Su due concetti semplici ma che possono essere il futuro della nostra cittadina.L’agricoltura e il turismo. Per parlare di turismo bisogna lavorare ancora sul centro storico,recuperarlo e renderlo fruibile. Questo è un percorso che intendiamo portare avanti con Don Teodoro Rapuano e Padre Filippo Lucarelli”.
In questi giorni ci sono altalene di voci sui possibili candidati a sindaco della Margherita, cosa c’è di vero?
“ Nulla saranno i consiglieri comunali uscenti ed il partito a decidere chi sarà il candidato. Se toccherà a me ne sarò onorato se dovesse Giancarlo Di Rubbo, lavoreremo tutti perché sia eletto. Questo è lo spirito di partito.”
Sul fronte delle alleanze come vi state muovendo?
“Siamo aperti a sinistra, questo è chiaro da molto tempo. La sinistra è il nostro alleato naturale ed è chiaro che noi vi guardiamo con interesse.D’altra parte noi siamo già una coalizione che oltre a noi vede presenti anche lo SDI ed i Comunisti Italiani.”
Quindi vedete bene un accordo anche con DS e PRC?
“Certamente anche in prospettiva delle elezioni europee dove con DS e SDI avremo una lista unica. E’ per questo che siamo aperti a sinistra, ripeto sono quelle le nostre alleanze naturali. Se poi la sinistra dovesse decidere di andare da sola noi rispettiamo la sua decisione senza compromettere le elezioni europee. Discorso diverso sarebbe se ci fosse l’alleanza trasversale con il movimento”
Cosa succederebbe?
“Da noi non sarebbe vista in modo positivo perché fuori dalle logiche politiche, allora ci sarebbero conseguenze anche per l’europee”.
E le voci che vi danno in trattativa anche con il movimento?
“Se il movimento vuole parlare anche con noi può farlo. Ma deve sapere che noi siamo già una coalizione. Pizzillo può dare una mano, ma il sindaco dovrà essere dell’attuale coalizione di maggioranza. Un contributo si può dare anche facendo l’assessore. D’altra parte per la massima carica ci vuole esperienza amministrativa. [Nativo]
[Credit│Corriere dell'Irpinia]
Redazione
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Albanese: Non rispondo all’appello di Iorio
[Edito 00/03/2004] Montecalvo Irpino AV – Sull’appello lanciato ad una parte della sinistra da Gianni Iorio,portavoce della Margherita, replica immediatamente Pompilio Albanese, segretrario di rifondazione Comunista che negli ultimi 10 anni è stata all’opposizione della giunta Caccese.
Albanese come risponde all’appello di Iorio?
” Non rispondo. Prima di tutto non ci hanno mai chiamati per un incontro, già questo la dice lunga e poi perchè il centrosinistra a Montecalvo è già fallito una volta”.
Che intende?
“La fuoriuscita dei consiglieri dei Ds dalla maggioranza di Alfonso Caccese, dove erano stati eletti, ha sancito di fatto la crisi del centrosinistra e di quella pratica politica, ma allo stesso tempo, ha aperto gli spazi alla democrazia attraverso la possibilità concreta di creare nel paese una vera alternativa democratica all’attuale maggioranza che oramai sono più di dieci anni che guida il paese”.
Esiste davvero un’accordo di Rifondazione con i Ds?
” Sì. Le nostre due forze, a seguito di un accordo di programma, hanno siglato, qualche giorno fà ina intesa. Ma da sole non possono rappresentare una vera alternativa, in termini di consensi, alla maggioranza uscente”.
State pensando ad un’accordo con il movimento civico di Pizzillo?
“E’ chiaro che la presenza di un movimento come quello di Uniti per Montecalvo, rappresenta un valore aggiunto per tutte le forze politiche. Poi,il fatto che abbiano scelto di sostenere Carlo Pizzillo, quale iscritto dei Ds, a sindaco conferma che, praticamente, si và ad avviare la ricostruzione del progetto politico che animò la lista della colomba nove anni fà, dove il candidato a sindaco di allora venne indicato dai Ds, ed era appogiato da Rifondazione e dai movimenti civici. Oggi la proposta Pizzillo, esponente Ds, è partita da Rifondazione in tempi non sospetti, ha trovato vasti consensi nel movimento e consegna ai Ds il ruolo guida nella sinistra a Montecalvo”.
Per Iorio la sinistra unita in una lista va bene, anche in alternativa alla Margherita,ma possibili accordi trasversali non saranno accettati e minaccia ripercussioni sulle europee. Esistono davvero gli accordi trasversali?
“Non capisco chi sia Iorio per dire alla sinistra cosa deve fare,comunque gli accordi trasversali non esistono. E’ una sua provocazione che lascia il tempo che trova. Invece il fatto che Pizzillo riesce ad aggregare intorno al suo nome forte consensi, anche al di fuori degli schieramenti politici significa due cose: che è un candidato a sindaco forte e che allo stesso tempo raccoglie i frutti di un malcontento e di un forte dissenso popolare nei confronti della maggioranza uscente. Su questo Iorio deve riflettere visto che è uno degli esponenti di punta della maggioranza uscente”. [Nativo][Credit│Corriere dell'Irpinia]
Redazione
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E’ ufficiale: Si vota il 12 e 13 giugno 2004
[Edito 00/02/2004] Montecalvo Irpino AV – Ormai è deciso:il governo Berlusconi ha deciso per l’election day. Il consiglio dei ministri ha deciso di far svolgere il 12 -13 giugno le votazioni per il rinnovo del consiglio Europeo e quelle per il rinnovo dei consigli regionali – provinciali – comunali. Interessato in questa tornata elettorale anche il nostro comune che deve scegliere il sostituto di Alfonso Caccese alla guida del paese. Le ipotesi che girano in paese sono tante e tutte attentibili,ma a tutt’oggi nessuna candidatura sembra essere data per certa,tranne quella del geom. Aurelio Bellucci,capo dell’ufficio tecnico comunale che in una intervista ad un giornale locale dà per certa la sua presenza nella competizione elettorale del prossimo giugno. Quali le forze politiche che appoggeranno la candidatura di Bellucci, non è dato ancora di conoscere,ma si pensa che intorno a lui si possano aggregare dei consensi trasversali, considerata la grande stima che raccoglie a livello personale. Ma la partita vera sarà giocata,presumibilmente su altri tavoli. Nei “popolari”(margheritini?), partito guida della coalizione di centro sinistra,sono ancora in attesa di sciogliere il dubbio sulla possibilità del terzo mandato del sindaco uscente, e se questo non dovesse andare in porto sono pronti a confrontarsi i due presunti delfini di Caccese, gli attuali assessori:Iorio e Di Rubbo che sembrano godere di un vasto consenso elettorale. Negli ultimi tempi,le liste presentate oscillavano tra le tre e quattro, con conseguenti tre-quattro candidati a sindaco. Quindi ne mancherebbero ancora due. L’ex sindaco Alessio lazazzera,sembra non interessato alla competizione locale, e la gente si chiede a chi possano andare i voti che sono accreditati al suo partito l’U.D.C.
A sinistra la situazione sembra essere più complicata. I Ds,partito che raccoglie ancora significativi consensi è alla perenne ricerca di un nuovo leader,dopo i problemi della segreteria Ruccio.Si parla di una possibile candidatura del Dott.Carlo Pizzillo,non è la prima volta e i dubbi su questa possibilità sono molti. Tacciono Rifondazione comunista,Sdi e Alleanza Nazionale. [Nativo]Redazione
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I Democratici di Sinistra,ex P.C.I.
Breve cronistoria dal dopoguerra ad oggi
Alfonso Caccese
[Edito 00/02/2004] Nello scacchiere politico locale i Ds (ex P.C.I.),insieme a Rifondazione comunista rappresentano ancora la metà dell’elettorato di montecalvo,da sempre considerata la roccaforte rossa della sinistra nella provincia Avellinese.La prima cellula del partito comunista italiano nasce nel gennaio del 1944 per opera dei confinati politici Antonio Smorto e Concetto Lo Presti ,in via roma a Montecalvo,che con l’aiuto di Pietro Cristino,Pompilio Santosuosso,Antonio Ciasullo,Fedele Schiavone,Antonio Tedesco,Giovanni Cardillo ed altri danno vita nell’immediato dopoguerra(1946-48) al fronte popolare (la spiga),che nelle prime elezioni democratiche conquista l’amministrazione del comune ,eleggendo sindaco il Dott.Pietro Cristino e dopo la sua morte Francescantonio Panzone ,mantenendola ininterrottamente fino al 1962,quando per una manciata di voti la guida del paese è ad appannaggio della Democrazia Cristiana,che guidata dal Dott.Carlo Caccese e dal Prof.Feliceantonio Lazazzera,porta all’elezione del sindaco Marcello De Cillis.In un’alternanza continua di vittorie e sconfitte,dopo l’elezione a sindaco di Aucelli Pompilio(socialista) e i brevi interregni democristiani di Francesco De Furia e Alfonso Caccese (eletto con i voti della sinistra con il famoso compromesso storico) è agli inizi degli anni ottanta che l’allora partito comunista riconquista stabilmente la poltrona del sindaco con un suo esponente Felice Aucelli, capo di una coalizione dove il P.c.i. ottiene la maggioranza relativa dei voti. Ma le vicende della politica nazionale(1992, vedi tangentopoli) si riflettono anche nella realtà locale e dopo un decennio di guida amministrativa e con la svolta della “bolognina” di ochettiana memoria,anche da noi si verifica la scissione del partito comunista italiana che dà vita a tre formazioni diverse: I Ds,Prci,Pdci,disperdendo la forza elettorale della sinistra che cede così la guida del paese agli antichi nemici: i Democristiani che all’insegna del rinnovamento portano sulla poltrona di sindaco l’allora giovanissimo Avv.Alessio Lazazzera. Ma il ciclone della politica si abbatte anche sulla democrazia cristiana divisa in tre tronconi:Ppi,Ccd,Cdu e le elezioni seguenti sono ad appannaggio dei popolari che con una schiacciante vittoria,figlia delle divisioni degli altri partiti, riportano alla carica di primo cittadino Alfonso Caccese.La ricucitura all’interno della sinistra è lunga e faticosa e non ancora del tutto compiuta e dopo il primo quinquennio popolare,per fronteggiare l’avanzare dei forzisti Berlusconiani e i destristi di Alleanza Nazionale,capeggiati dal Dott.Mario Flovilla,la segreteria Ds, con alla guida l’emergente Giuseppe Ruccio,decide di seguire la linea della politica nazionale unendosi in un cartello elettorale con i popolari del riconfermato sindaco Alfonso Caccese,partito ancora abbastanza forte, e con quello che rimane dei socialisti del dopo Craxi.Scelta apparentemente giusta, perchè vengono premiati dall’elettorato con la maggioranza assoluta e finalmente dopo anni,un’esponente della sinistra storica assume la carica di vice-sindaco:la dott.ssa Antonella Panzone. Dopo un paio di anni i diessini escono dalla maggioranza ed il resto è storia di questi giorni. [Nativo]
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Il Sindaco: Come si sceglie
[Edito 00/02/2004] In una democrazia non del tutto compiuta, come la nostra,tutti hanno il diritto di eleggere ed essere eletti nelle cariche istituzionali,ottemperando ovviamente alle varie regole ad esse connesse. La scelta,in una piccola realtà,quale la nostra,può avere strade diverse. Di solito (fino ad oggi) la scelta del candidato sindaco è stata fatta dai partiti politici che essendo la casa degli elettori al loro interno indicavano la persona competente e degna di assumere tale incarico e là dove la candidatura espressa da un partito poteva sembrare non vincente si andava alla ricerca di aggregazioni con altri soggetti politici per dare maggior forza alla candidatura stessa,magari sottoscrivendo un’accordo di programma sulla conduzione amministrativa della cosa pubblica. Nel bene e nel male questo metodo ,dal dopoguerra ad oggi,pare abbia funzionato abbastanza bene,tant’è che i sindaci eletti,sono sempre stati persone di alto profilo personale e politico contraddistinti da indubbia moralità ed indiscusso rispetto verso l’elettorato. Oggi, sembra che le cose stiano in maniera un pò diversa. Prima ci si autocandida alla carica di primo cittadino e dopo si passa al filtro dei partiti e alla ricerca di consenso sulla propria persona, puntando maggiormente sull’immagine personale e non alla presentazione di un progetto politico. Ed è qui che il diritto democratico di tutti di scegliere o essere scelti,viene meno perchè scavalcato a priori da decisioni individuali anche se degne di massimo rispetto. Questo metodo è una dispersione della potenzialità professionali attribuibili a chi persegue il progetto di aggregare intorno all’amministrazione del paese tutti coloro che potrebbero concorrere al miglioramento di essa,anche perchè in questo modo viene by-passata la funzionalità e la capacità di dialogo tra le forze politiche e quindi degli elettori che tramite le sezioni sono deputati ad assolvere a questo ruolo. E’ evidente che in questa situazione i cittadini perdano il loro orientamento ideologico diventando prede di miserrimi ricatti o faraoiniche promesse di insperabili miglioramenti di vita strettamente legati alla sfera personale. Non si è più interrogati su come costruire o migliorare le attese di un paese piccolo come il nostro,ma si è interrogati su quello che di più sul piano individuale può essere offerto dall’uno o dall’altro concorrente della contesa elettorale. Ma il rischio maggiore è quello di non sentirsi più soggetto attivo nella scelta dei propri rappresentanti e distaccarsi completamente dalla vita democratica del paese scivolando nel disinteresse più totale verso tutte quelle conquiste che la lotta democratica ci ha dato. [Nativo]
Alfonso Caccese
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La lettera aperta del consigliere D’Agostino
Duro atto d’accusa: questi i fallimenti a Montecalvo
[Edito 27/02/2004] Montecalvo Irpino AV – Il consigliere comunale Domenico D’Agostino, subentrato in consiglio dopo l’allontanamento di Flovilla, ha distribuito ieri una lettera aperta: Stilare un bilancio sui cinque anni di amministrazione trascorsi , rappresenta un’impresa ardua anche per chi, come me, ha avuto la possibilità di accomodarsi sui banchi all’interno del consiglio comunale – si legge nel documento –In ogni caso il giudizio complessivo, visto da “ un nostalgico conservatore” quale io sono, dovrebbe essere positivo considerato che il paese sembra tornato indietro di trenta anni – D’Agostino è critico ed ironico ed attacca l’operato dell’amministrazione comunale uscente – la mancata manutenzione delle strade di campagna, tranne casi sporadici, ha riportato alla luce asinelli e muli quali mezzi di comunicazione per i contadini,regalandoci visioni suggestive, senza considerare la sosta forzata al passaggio al livello ( di una stazione ferroviaria che fu) garanzia di immagini concilianti con lo spirito di chi osserva; gli impianti sportivi sono finalmente inutilizzabili, lo sport fa male alla salute, meglio evitarlo; la fattiva, costante e carsica (neanche tanto) collaborazione di qualche professionista esterno all’amministrazione ha consentito la realizzazione di opere importanti e vitali per tutta la collettività; finalmente si è tornati ad un rapporto di sudditanza tra chi è preposto a funzioni pubbliche e chi è utente del servizio pubblico: basta con la disponibilità e la trasparenza ad ogni costo”. Il documento continua su tutta una serie di di argomenti, dalla politica della casa, a quella del lavoro, entrambe senza successi, sottolinea, qui a Montecalvo… [Nativo]
[Credit│Corriere dell'Irpinia]
Redazione
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Montecalvo, in vista delle elezioni amministrative
[Edito 20/02/2004] Montecalvo Irpino AV – Le ultime ore sono state ore concitate nella politica locale. Ci sono stati una serie di eventi che sembrano aver cambiato letteralmente le carte in tavola. Andiamo per ordine. Alla notizia che alcuni ambienti della Margherita e dei Socialisti avrebbero visto bene alla guida del paese : Alfredo Siniscalchi, impegno, per altro, che l’alto funzionario dello Stato, stando a delle voci non sarebbe interessato a ricoprire anche se non è giunta nessuna comunicazione ufficiale, si sono scatenate una serie di reazioni: prima fra tutte è spuntato un movimento espressione di un costituendo comitato civico. Al nuovo movimento, che non avrebbe assolutamente nessuna collocazione politica, avrebbero aderito numerosi grossi nomi della società civile locale.
Per la guida circolavano tre nomi: Giuseppe Stiscia, Giuseppe De Cillis e Carlo Pizzillo anche se quest’ultimo sembrerebbe quello più accreditato. Una situazione nuova che potrebbe stravolgere completamente lo scenario politico ed i progetti elettorali soprattutto in casa Margherita. Insomma alla nuova formazione avrebbero aderito personalità notoriamente sostenitrici di uomini oggi collocati nella maggioranza. Si è parlato di una candidatura offerta anche a Gianni Iorio, che ieri parlava direttamente di sue possibili dimissioni non si è ben capito se da coordinatore della Margherita o da assessore .Una situazione in continua evoluzione. Gli animi si risvegliano c’è una grande volontà da parte di tutti di voler cambiare – dichiara – Giuseppe Ruccio segretario cittadino dei Ds. Ad una amministrazione inerte per dieci anni non è un movimento di cittadini che deve far paura. Deve far paura il resoconto che non può fare. Il movimento di cittadini è conseguenza delle scelte sbagliate. Sul nome di Pizzillo, Pompilio Albanese si mostra possibilista,la personalità di Pizzillo non è in discussione dichiara il segretario di Rifondazione Comunista – bisogna capire se è interessato ed in tal caso chi lo propone. Visto che è la sinistra quella più legittimata a farlo. D’altra parte noi lo abbiamo sempre indicato come una delle personalità della sinistra in grado di capeggiare una lista progressista e democratica come era la Colomba 10 anni fa che era composta dai DS, da Rifondazione ,e da un simbolo civico. Pizzillo potrebbe avere tessuto un tela mirante ad aggregare un seguito personale in una aggregazione civica e cercare alleanze nei partiti della sinistra in contrapposizione alla attuale maggioranza. Stando alle notizie che sono circolate nelle ultime ore il movimento dovrebbe ufficializzare la propria posizione nei prossimi giorni, al massimo all’inizio della settimana prossima. [Nativo][Credit│Corriere dell'Irpinia]
Redazione
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AMMINISTRATORI PIZZICATI… CON LE DITA NELLA MARMELLATA.
[Ed. 00/00/0000]Il 28 febbraio 2005 scadeva il termine per la richiesta di contributi messi a disposizione dal Commissariato del Governo per l’Emergenza ldrogeologica della Regione Campania per i danni prodotti nel nostro comune dagli eventi metereologici del gennaio 2003. Tale opportunità messa a disposizione dei cittadini che avevano subito danni non è stata per niente pubblicizzata, così come era stato espressamente richiesto dallo stesso Commissario di Governo, con la conseguenza che le pratiche presentate sono state pochissime (24).
In tutta questa vicenda le cose più gravi sono che:
1) gran parte delle pratiche sono state istruite dallo stesso studio tecnico (socio dell’assessore all’urbanistica);
2) ’80 % delle pratiche riguarda familiari di 4 componenti della giunta; la moglie del sindaco, il padre, la moglie ed il fratello di un assessore) la moglie e lo zio di un altro assessore, la suocera di un terzo assessore e la moglie, parenti ed amici di un dipendente comunale grande sponsor degli attuali amministratori.
Cari Cittadini di Montecalvo questi sedicenti amministratori hanno dato l’ennesima prova di immoralità, di rozzezza, di incapacità e mala fede senza precedenti nella storia di Montecalvo.
Una sola parola: VERGOGNA!
GLI AMMINISTRATORI PIZZICATI…CON LE DITA NELLA MARMELLATA. [Nativo]
[Credit│www.alternativapermontecalvo.it]
Redazione
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Montecalvo: si apre il confronto per i delegati alla Comunità Montana
[Ed. 18/09/2004] Montecalvo Irpino AV – Cè fermento nelle forze politiche, sia nella maggioranza che nella minoranza. Nel gruppo che guida l’amministrazione comunale è aperto il confronto per l’individuazione dei delegati alla Comunità Montana. Al comune di Montecalvo spettano tre seggi nel parlamentino extracomunale dei quali due alla maggioranza ed uno alla minoranza.
Un posto dovrebbe essere ad appannaggio dell’ assessore Giacomo Pepe dello SDI ,come accordo pre elettorale, per il secondo posto, invece, è aperto il confronto. Circola voce che dovrebbe essere assegnato al vice sindaco Giovanni Iorio ma nel gruppo di maggioranza esistono dei malumori
Prima di tutti a richiedere una certa visibilità sarebbe il consigliere Guido Palladino, assessore nella giunta Caccese rimasto escluso dalla ripartizione delle deleghe di giunta del nuovo esecutivo cittadino. Palladino, infatti, già in passato è stato componente dell’organismo sovra comunale e avrebbe intenzione di ritornarci in modo da avere, anche lui una certa visibilità politica ma non è dello steso avviso una parte della coalizione. A questa ed altre situazioni, secondo i bene informati hanno spinto un gruppo in seno allo maggioranza nei tentativo di creare una corrente composta da quattro consiglieri comunali, che avrebbe intenzione di fare fronte comune e mettere, per così dire, le briglie al primo cittadino. Sempre secondo i ben informati la nuova corrente avrebbe già tre esponenti e cercherebbe il quarto. Altro elemento sarebbe una forte conflittualità con l’assessore Serafino. Sul fronte della minoranza è Carlo Pizzillo a far sentire la sua opinione affidata ancora un volta all’organo di diffusione ufficiale del movimento il sito www.alternativapermontecalvo.it. Qui il capo dell’opposizione, ancora un volta nel forum con gli elettori ha espresso sue lamentele per come viene gestita l’informazione da parte dell’esecutivo. Al centro della contestazione la riunione sul Piano Integrato Rurale del quale Montecalvo si propone come capofila e di cui l’opposizione ha appreso dell’esistenza dalle colonne del nostro giornale Questo, secondo Pizzillo è un fatto che la dice lunga sui modi della maggioranza e su come cerca la collaborazione dell’opposizione. [Nativo]
Angelo Corvino
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Viaggio nel mondo della politica. Un simpatico incontro
Alfonso Caccese
[Ed. 00/02/2004] Montecalvo Irpino AV – In uno dei tanti pomeriggi mesti e silenziosi ci siamo imbattuti in un gruppo di anziani che seduti su una panchina in piazza Carmine, discutevano di quello che a loro in questo momento interessa di più:lo stato ed il futuro del sistema pensionistico. Incuriositi dal caloroso tono della discussione ci siamo avvicinati e pian piano siamo entrati nella discussione che volutamente abbiamo fatto scivolare su problemi di politica locale. Abbiamo chiesto il loro parere sui comportamenti degli amministratori attuali e se erano soddisfatti del loro operato. Ci hanno risposto,con ampi gesti di rassegnazione,che più di tanto non potevano fare per il paese, vuoi per la scarsa capacità progettuale degli assessori locali vuoi per la grande confusione che regna a livello di competenza provinciale,regionale e nazionale, e che nonostante tutto l’amministrazione guidata dal sindaco uscente Alfonso Caccese è stata di garanzia alla conservazione dei diritti inerenti alla loro condizione di anziani. Su alcuni giovani assessori colorito e netto è stato il giudizio:”songu buoni uagliuni ma non ea cosa loro piglià lu posto di Fonzo”,tradotto per i non montecalvesi :”sono bravi ragazzi ma non è nelle loro capacità sostituire il sindaco Alfonso. A questo punto abbiamo chiesto loro come giudicano il fatto che il sindaco non si possa più candidare. Scrollando le spalle il più anziano di loro ci dice che moralmente la legge è giusta, ma si mostra preoccupato “pi dinta a quali manu amma ii a finii”,non sapendo indicare quale possa essere la persona giusta alla carica di sindaco:“ci stà quaccheduno che ci sape fà pi la gente ma nunnea come l’ati ch’anno diventatu sinnaco”. Di nomi neanche a parlarne sottovoce paventando una discrezionalità di antica data e saggia esperienza. Nonostante l’incontro volga al termine hanno uno scatto,un sussulto e nel momento in cui stiamo per lasciarli ci chiedono all’unisono:”e bbui co’ chi state”, cu’ li russi o cu’ li janchi?”,impreparati nel rispondere all’inaspettata domanda rispondiamo amaramente “cu nisciuno”. [Nativo]