Intervista al Dott. Carlo Pizzillo
[Ed. 23/04/2004] Montecalvo Irpino AV – Innanzittutto, ringraziamo il Dott.Carlo Pizzillo, per averci concesso un pò del suo tempo per tentare di fare chiarezza sull’attuale situazione politica montecalvese che in questi giorni sembra quanto mai confusa.
Dott.Pizzillo, lei da tempo è stato designato, come futuro sindaco di Montecalvo. Oggi, qualcosa sta cambiando. Cosa la preoccupa?
“Nessuna preoccupazione. Noi prospettiamo una alternativa a questa amministrazione e in questo non ci sono nè sete di potere e nè interessi personali, ci stà a cuore solo il bene del paese e con questo spirito ci sottoponiamo al giudizio dell’elettorato con estrema tranquillità e non ci piangeremo addosso, se gli elettori dovessero non condividere il nostro progetto e non ci esalteremo in caso contrario, ci sentiremmo solo forse più motivati dalla grande responsabilità che i cittadini montecalvesi ci avranno affidato per il rilancio della collettività.”
Da molti suoi estimatori le viene mossa la critica di voler privilegiare più i compagni della sinistra e non quelle forze ( civiche) che hanno creduto in lei, come l’unico capace di costruire un consenso al di sopra delle lobby partitiche. Come risponde?
“ Sin dall’inizio l’idea di creare questa alternativa si è immessa sui binari di una lista estremamente civica, con l’obiettivo di raccogliere le forze sane e migliori del paese indipendentemente dalla colorazione politica. Lungo questo percorso, per prima, ho registrato la volontà, da parte di alcuni partiti della sinistra, a partecipare a questo progetto. Ma questo non deve apparire come una “conditio sine qua non” alla possibilità di allargamento , come dicevo prima, alle forze sane del paese, ma questa intesa va letta non in termini politici ma come un accordo tra uomini vogliosi di concorrere a migliorare le condiziono del nostro paese.”
E’ vero che è in atto una fuga dal movimento da parte di persone richiamate alla disciplina di partito dai rispettivi gruppi di provenienza?
“Al momento defezioni o fughe dal movimento, per quanto io ne sappia, non ve ne sono. La mia candidatura è stato solo l’atto finale di un accordo tra uomini che mi hanno delegato ad andare fino in fondo questo impegno elettorale. E’ ovvio che se vengono meno le condizioni iniziali e l’impegno degli attori iniziali, non è che la mia candidatura rimanga obbligatoria, ma diventa essenziale ad una sola condizione che si realizza solo se la barra di navigazione , fissata fin dall’inizio nel senso di una prospettiva civica, da parte di tutte le componenti del movimento ,venga mantenuta a dritta.”
Come andrà a finire?
” Questo proprio non l’immagino. Intanto, ringrazio te Alfonso,e la redazione di www.irpino.it , per lo spazio che mi avete voluto concedere sulle vostre pagine multimediali”. [Nativo]
Alfonso Caccese