Montecalvo: leggenda folklore, miti e spiritualità
[Ed. 30 /03/2004] Non è un paese come gli altri Montecalvo Irpino(av), nel cuore della verde Irpinia, dove le contraddizioni della storia e del vivere quotidiano trovano, da sempre, un giusto inspiegabile equilibrio.
In un vasto territorio collinare di 5353 ettari, attraversato da 2 fiumi e con una popolazione attiva che da secoli non e mai scesa sotto i 4400 abitanti, si sono avute e si ripetono le storie piu straordinarie .
E’ il paese delle streghe (janare) e dei folletti (scazzamarielli), delle belle donne che indossano, ancora, il costume tipico(la pacchiana) ricco di ori e merletti e sgargianti pacchiani colori.
E’ il paese dei 30 palazzi, delle innumerevoli chiese, dei Papi che vi hanno soggiornato e dei Santi che vi son nati (San Pompilio Maria Pirrotti 1710/1766) e il Beato Felice da Corsano(fondatore dell’ordine delicetano). E’ il paese delle tante Madonne, famosa fra tutte quella dell’Abbondanza sec XVll, nel cui occhio destro si ripete il mistero della più famosa madonna di Guadalupe.
Ma è anche il paese delle teste calde, dei rivoluzionari, e degli uomini che, anche in odore di santita, manifestavano sempre il proprio pensiero, con quella schiettezza e fierezza, tipica dei popoli sconfitti da tutto (terremoti,epidemie,invasioni ed emigrazioni) ma mai domati.
Un popolo amante del bello e dei piaceri della vita, con una spiritualità concreta e mai fanaticante, con una visione mitteleuropea del mondo e una voglia di esserci ad ogni costo, nei fatti della storia (carboneria,massoneria,repubblica partenopea,moti del 21 e del 48, garibaldinismo,brigantaggio,correnti letterarie-arcadia,società di mutuo Soccorso… )fino alle piu recenti vicende della storia repubblicana(1 ° esperimento di compromesso storico).
Un paese che ha sempre goduto di un certo diffuso benessere, profuso nella ricchezza della gastronomia e che trova nella indiscussa capacità imprenditoriale un sicuro e naturale sfogo genetico alla voglia di cambiamento nella tradizione, tipico di questo originale popolo.
II turismo, vero motore dell’economia, non è settoriale come in altre realtà ,grazie alla differenziata offerta. Si ha pertanto, un turismo sportivo(2 campi di calcio illuminati e con spogliatoi e docce, 2 campi da tennis, 2 campi polivalenti,1 bocciodromo coperto…),tant’ è che non è infrequente che alcune squadre, anche a livello professionistico, scelgano Montecalvo per la preparazione atletica.
Non mancano le strutture di accoglienza (Oasi maria Immacolata con 200 posti letto di rinomanza europea) e i ristoranti tipici, le strutture agrituristiche, le pizzerie e i pub, che accolgono numerosi avventori, contribuendo a mantenere alta la tradizione gastronomica montecalvese, tra le piu apprezzate nella regione campania (sagra dei cicatielli e del pane 15 agosto- org. Pro-Loco) .
Punto di forza della gastronomia è il PANE DI MONTECALVO che ha avuto il riconoscimento ministeriale della tipicità produttiva e la cui gustosità ne fa una delle ricercatezze della tavola in varie parti del territorio nazionale. La nascita di numerose attività artigianali legate alla panificazione e derivati, e legata alla indiscussa bontà delle farine, specie di grano duro-saraolla, prodotta ancora con molinatura a nastro(anni 50), che assicura la corretta granatura del prodotto, da cui deriva una farina integra nelle caratteristiche organolettiche e quindi perfettamente utilizzabile per la preparazione della pasta fatta a mano(cicatielli,panzarotti,cavaiuoli,fusilli… )
e alla preparazione dei ricercatissimi prodotti da forno:taralli,biscotti,pizze, pizze con le cicole,tortoni,casatielli…
La gastronomia montecalvese si fregia di alcuni prodotti che stanno riscuotendo un notevole successo: olio extravergine di oliva, i salumi artigianali tipici della tradizione, per arrivare alla produzione e commercializzazione dei pomodorini, vanto di queste colline, ormai presenti sulle tavole e negli scaffali di mezza europa.
Un paese da mangiare, dunque, con gli occhi e soprattutto col palato, per cui chiudiamo con questo slogan: Montecalvo un paese di spiritualità, dove I’unico peccato concesso e quello della gola! [Nativo]
Antonio Stiscia]