Riceviamo e pubblichiamo

Noi, critici sul caso degli alloggi popolari ma distanti da Ruccio

[Ed. 02/12/2003] Montecalvo Irpino AV – Dalla sezione Ds riceviamo e pubblichiamo: «In relazione a quanto verificatosi in occasione dell’assegnazione degli alloggi popolari di rione S.Pietro, i DS, sezione di Montecalvo Irpino, comunicano quanto segue:
Confermano la netta contrapposizione rispetto al metodo seguito dalla
maggioranza nell’assegnazione degli alloggi in questione, che prescinde a qualsiasi bando;
Si è tenuto conto solo ed unicamente del requisito del possesso della residenza nelle casette asismiche alla data del dicembre 1993; Sono state, invece, volutamente ignorate condizioni precise riguardanti l’avvenuto godimento di altri benefici o contributi pubblici e i limiti di reddito previsti dalla normativa vigente in materia di assegnazione di alloggi di edilizia popolare, benché riservata.
Conseguenza di tali scelte e della mancanza di progettualità sono due dati di fatto di non lieve gravità:
1. questa Amministrazione comunale ha continuato a pagare i fitti a tutte le famiglie sfrattate a suo tempo dalle casette asismiche di rione S. Pietro, anche a quelle non aventi diritto, con aggravio di spese per la collettività;
2. alcuni assegnatari con nuclei familiari costituiti da tre, quattro e più persone vivranno in alloggi nuovi, ma di 45 metri quadrati;
Se tutto ciò è quanto meno scandaloso, si capisce ancora meno quale sia stato il criterio in base al quale sono stati assegnati i rimanenti dodici alloggi,anche se si trattasse di emergenza. La vera emergenza è quella che vivono da decenni altre famiglie realmente disagiate nei vari rioni di casette asismiche.
Siamo già in piena campagna elettorale e il metodo non cambia: si accontentano gli amici e si cercano consensi sperperando danaro pubblico.
Altro che festa! C’è di che rallegrarsi ed essere entusiasti (!?). Pur esprimendo il loro apprezzamento per l’onestà morale e per l’impegno fattivo che da sempre lo contraddistingue, dichiarano l’assoluta autonomia dell’iniziativa del consigliere Ruccio che, pur se tesa ancora una volta a fare chiarezza, risulta nella circostanza strategicamente poco opportuna, avendo offerto il fianco ad una fin troppo ovvia strumentalizzazione politica, a false accuse e a ipocrite denigrazioni di parte». [Nativo]

Corriere dell’ Irpinia

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