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Ida TEDESCO
Mario Aucelli
[Ed. 10/03/2003] Partendo ab imo e facendo la gavetta ha raggiunto mete professioni altissime. E’ stata la prima laureata “femminile nella piccola comunità di Montecalvo”, in Economia e Commercio. Si laureò, a Milano, il 14 marzo 1972, il giorno in cui saltò in area, su un traliccio di Segrate, Giangiacomo Feltrinelli. La notizia arrivò in aula mentre Ida discuteva la tesi, creando apprensione tra la Commissione esaminatrice. Discusse, con il professor Caprara, un argomento in Tecnica industriale: “La programmazione d’impresa e le tecniche reticolari”. Per l’impegno posto nell’elaborazione della dissertazione fu subito chiamata come assistente all’Università e le fu assegnata, dal Ministero dell’Università, una borsa di studio. Su segnalazione dell’Ateneo milanese fu assunta in un importante studio di commercialista, in via Manzoni, a Milano. Nel 1976 conseguì l’abilitazione alla libera professione. Per 10 anni è stata all’Università nel ruolo dei Ricercatori.
Contemporaneamente svolgeva incarichi nel campo delle Procedure concorsuali e in alcune società. Ha collaborato anche alla rivista “ Cash and carry”, curando una rubrica di quesiti di carattere tributario.
La riforma Universitaria del 1980, che vietava la pratica della libera professione e non consentiva di mantenere “due ruoli” (aveva anche “conquistato” il ruolo nelle scuole superiori), il secondo matrimonio celebrato nel Duomo di Milano l’8 luglio 1978, la nascita di due figli, nel 1979 e nel 1980, costrinse Ida a scegliere le scuole superiori, per potersi dedicare maggiormente alla famiglia. Insegnò, fino alla pensione, Matematica applicata e Ragioneria all’Istituto Tecnico “Cattaneo”, la più vecchia scuola d’Italia, nel centro di Milano, senza con questo abbandonare i rapporti con l’Università dove ancora opera come “cultore della materia e addetto alle esercitazioni nell’ambito dell’ Economia e Tecnica del Commercio internazionale”
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Mario Aucelli
Redazione
Mario Aucelli è nato a Montecalvo Irpino il 23 settembre 1936. Coniugato. Ha tre figli. Vive e lavora a Montecalvo. Insegnante. Giornalista: iscritto all’Ordine Nazionale dal 22 gennaio 1974. Ha collaborato, in ordine di tempo, con il glorioso “Il Giornale” di Napoli, fondato da Benedetto Croce, con “Il Tempo” di Roma e, dal 1957, ha collaborato con “Il Mattino” di Napoli per il quale, per quasi cinquant’anni, ha scritto intensamente. Ha scritto, inoltre, su Il Corriere dell’Irpinia. Ha collaborato, altresì, con varie riviste a tiratura nazionale, con la Radio e la Televisione della RAI, con radio e TV private. Suoi scritti e schede si trovano pubblicati in varie riviste ed enciclopedie. Autore del libro rievocativo: “La presenza dei Carabinieri a Montecalvo dal 1943 al 2006”, pubblicato dall’Amministrazione comunale montecalvese.
È autore di un progetto editoriale che prevede la pubblicazione della “storia” recente di Montecalvo in 11 volumi di cui alcuni già pubblicati:
La collana si intitola “La Memoria restituita” e sarà così articolata:
1. “Il Fascismo a Montecalvo Irpino”. (già pubblicato)
2. “Il Corpo”. (già pubblicato)
3. “La Mente”. (di prossima pubblicazione)
4. “Lo spirito”. (di prossima pubblicazione)
5. “Il Collegio elettorale provinciale n. 18 di Montecalvo Irp.. (già pubblicato)
6. “Cosi parlavano i nostri nonni”.(già pubblicato)
7. “I Sindaci di Montecalvo Irpino”. (di prossima pubblicazione)
8. “Effemeridi”: alla scoperta del territorio ed altre piacevolezze per mantenere vivo il ricordo di
Montecalvo. (di prossima pubblicazione)
9. “Senza indice”. (di prossima pubblicazione)10. “Montecalvo una volta: la Storia (recente), la cronaca, i documenti”. (di prossima pubblicazione)
11. “Aneddoti ose”. (di prossima pubblicazione)
[Bibliografia di riferimento]
[M. Aucelli , Così parlavano i nostri nonni a Montecalvo Irpino, Irpinia Libri, Avellino, 2023] -
Il fonte battesimale nella Chiesa di S. Maria Assunta
Descrizione: Sulla lastra anteriore della vasca, un semplice riquadro incornicia un’iscrizione riferita all’anno 1491; la vasca presenta resti di una policromia originale composta da una base giallo ocra, uniforme,
senza sfumature, e delle venature rosse.Notizie storico-critiche: La vasca originariamente poggiava su due capitelli di epoca più antica, provenienti, probabilmente, dall’antica chiesa di S. Angelo, soppressa nel 1693, ed oggi esposti nella Cappella Carafa. Il fonte battesimale era, inoltre, sormontato da una struttura lignea piaramidale e presenta segni di una policromia originale. La parte posteriore non è rifinita e ciò induce a ritenere che il manufatto fosse in origine concepito per altra funzione e addossato, quindi ad una muratura. Il primo battesimo a questo fonte fu amministrato la notte di Natale del 1491 ed il 30 settembre del 1710, con i nomi di Domenico, Michele, Giovan Battista, fu battezzato San Pompilio Maria Pirrotti, unico Santo dell’ordine degli Scolopi.
Redazione
[Crediti│Testo: Catalogo Beni Culturali│Foto: Catalogo Beni Culturali]
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Montecalvo: Violento nubifragio a rischio le colture
Alfonso Caccese
[Ed. 19/07/2013] Montecalvo Irpino Av – Ancora non si è placato ma il temporale che da oggi impazza sulle nostre zone sembra avere avuto una potenza devastante. Nel momento in cui scriviamo è ancora in atto, e da varie zone giungono segnali di allegamento e smottamento di terreni causato anche da una forte e ridondante grandinata che ha imbiancato le nostre vie quasi fossimo in alta stagione invernale. Dalle prime notizie i danni più ingenti si sono verificati nella campagne già seriamente segnate dalla grandinata dell’undici luglio e messe ancora di più in ginocchio dal nubifragio di oggi.
Le coltivazioni tipiche della zona risultano compromesse ,campi di pomodori tutti distrutti, si teme per la produzione di agosto e settembre , distrutti gli orti e danni notevoli agli uliveti , e distruzione di quasi tutti i vigneti sul territorio. Le strade e i campi sono tutti arenati da fanghi e detriti provenienti dai colli. Si sono verificati smottamenti e cedimenti lungo tutte le strade che nella giornata di oggi erano state pulite a seguito della precedente precipitazione. Forse ora è a rischio anche il già scarso raccolto di cereale. Disagio per gli automobilisti lungo le strade provinciali, dove si registrano code e rallentamento della circolazione. Super lavoro per i vigili del fuoco. Più di trenta gli interventi operati. I comuni più colpiti dalle cosiddette bombe d’acqua, Ariano Irpino, Montecalvo Irpino, Frigento, Gesualdo, e l’hinterland Avellinese. Le squadre dei distaccamenti di Grottaminarda, Bisaccia, Lioni ed Ariano Irpino hanno lavorato ininterrottamente per liberare scantinati e locali invasi dalle acque piovane. La situazione più critica si è avuta sulla strada Statale 90 al chilometro 36, tra i comuni di Casalbore e Ariano Irpino, dove è straripato un torrente. L’acqua ha letteralmente invaso la carreggiata: diverse automobili sono rimaste impantanate. Grande spavento per gli occupanti che sono stati messi in salvo dai caschi rossi. A Casalbore in contrada Pantano, invece, vi è stato il crollo di un muro di contenimento. Si spera che al più presto il maltempo finisca e si torni a respirare un po’ di aria estiva e che si possano contenere i danni alla produzione agricola. [Nativo]
[Crediti│Foto - Franco D'Addona]
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Montecalvo Irpino: cala il sipario sulla “Sei ore”
Alfonso Caccese
[Edito 12/08/2013] Montecalvo Irpino AV – Dopo sei ore di corsa per le strade del centro storico la “1° sei ore del Piscione” maratona tra le antiche mura, sulle vie del Santo Pompilio Maria Pirrotti chiude la sua prima esperienza nella cittadina montecalvese. Organizzata in modo impeccabile dal gruppo dei promotori locali, con in testa il mai stanco Nicola Serafino, la manifestazione ha avuto un eccellente risultato sia sportivo e sia di gradimento da parte del pubblico sufficientemente numeroso fin dall’inizio della gare.
Molta l’attesa per vedere all’opera il maratoneta locale, Aldo Gallo (Piscione), che con il suo variopinto look- atletico ha portato una nota di colore nel gruppo. Gli atleti hanno percorso per ben quarantadue volte l’anello che partendo da Piazza S.Pompilio, attraversa Via S.Caterina, Chiassetto Caccese , immettendosi su Corso Umberto 1° e all’altezza di Piazza Carmine imbocca Via Dietro Corte, fiancheggia il castello ducale Pignatelli e fa poi ritorno al punto di partenza in Piazza. Il “Pronti Via” è stato dato dal Sindaco Dott.Carlo Pizzillo visibilmente soddisfatto delle risorse organizzative messe in campo. Solerti i vigili urbani nel regolare il traffico e ad assicurare la sicurezza della corsa coadiuvati da un gruppo della protezione civile locale che hanno allestito lungo il percorso centri di ristoro ed assistenza agli atleti. A conclusione della gara sono stati distribuiti ai partecipanti cesti con prodotti tipici locali offerti dalle aziende locali e per festeggiare la riuscita dell’evento una succulenta spaghettata offerta a tutta l’organizzazione. Si ringraziano tutti i sostenitori che in diverse forme hanno contribuito alla realizzazione dell’evento sportivo, unico nel suo genere per il nostro paese. [Nativo]
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Crisi Pro-Loco: a rischio l’Estate Montecalvese
Redazione
[Edito 06/07/2013] Montecalvo Irpino AV – A ridosso delle manifestazioni previste per la tradizionale “Estate Montecalvese”, sembra che per l’ente di promozione turistica locale non ci sia davvero pace. E’ di queste ore la notizia, sulla cui ufficialità non ci sentiamo di giurare, che il vice presidente Enzo Grasso ed il consigliere Luciano Iorillo, abbiano presentato all’ufficio protocollo del comune, le lettere con le quali rimettono il loro mandato di consiglieri d’amministrazione della Pro-loco, con queste motivazioni: “essendo venuti meno i presupposti, per un lavoro di squadra, la certezza di un progetto condiviso e la mancanza di prerogative essenziali di un corretto svolgimento delle attività, si dimettono da ogni incarico associativo”.
La vicenda sembra turbare non poco i soci dell’associazione attenti e preoccupati per ulteriori contraccolpi e ricadute sull’attività già messe in cantiere e che, visto lo sviluppo delle ultime vicende, chiedono con forza la convocazione d’urgenza del consesso assembleare per i chiarimenti del caso. Il casus-belli sarebbe da imputare ad una gestione troppo dirigista del presidente e questo, a quanto pare, avrebbe creato problemi di coabitazione nel cda. Il dare e revocare cariche senza l’intesa con il consiglio, scavalcando di fatto i dettami dello statuto associativo dove è riservata al consiglio di amministrazione, eletto dall’assemblea dei soci, la prerogativa di nominare al suo interno il presidente e le altre cariche interne, in maniera collegiale, avrebbe creato malumori e condizionato le attività dell’ente. A detta dei consiglieri il presidente si mostrerebbe recalcitrante di fronte a questo tipo di osservazioni. Questa la cronaca travagliata delle ultime ore che ci giunge dal “palcoscenico” di Montecalvo. Ma da altre direzioni arrivano voci di difficoltà organizzative delle manifestazioni già poste in essere. Qualcuno si è spinto ad ipotizzare che il presidente non essendo riuscito ad aggregare intorno a sé forze utili alla “bisogna” non abbia concretizzato molto e che le sue idee rappresentino solo uno sterile esercizio dialettico fatto di sole “chiacchiere”. Ora tutto dovrebbe passare al vaglio dell’assemblea dei soci con la supervisione del delegato del sindaco, assessore Mirko Iorillo. La speranza è che si venga fuori da questo stato di empasse e che il tutto sia ricondotto ad un normale esercizio di confronto tra le parti in modo da non penalizzare oltre il dovuto l’ente Pro-loco che per anni, in estate, ha caratterizzato la vita del paese. Le aspettative erano altre e la cosa che più spiace è che in una piccola comunità come la nostra anche in un’associazione come la Pro Loco non si riesca a creare quella armonia, serenità e condivisione utili a lavorare per la comunità, ma si è sempre l’un contro l’altro armati. Speriamo e cerchiamo di costruire tempi migliori. [Nativo]
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Felice Volturno, poeta della civiltà contadina
Francesco Cardinale
Addio a Felice Volturno, poeta della civiltà contadina. Abitava a Chieti, dove si era trasferito sin dalla giovane età per lavorare in un’industria di porcellana. Nei primi anni del Duemila animò il Forum del sito Irpino.it. Le sue poesie sono state apprezzate da diversi studiosi della cultura orale. Tra queste, le più note sono “La funtana di zì ‘Ndonio Cipuddrina” e “La cantina di Aitana Mangiamevu”, quest’ultima ripresa dal gruppo musicale I Fujenti e da Alberto Tedesco nel suo CD “Canti e Cunti”.
La funtana di zì ‘Ndonio Cipuddrina
Abbascia a lu cutrazzu tinemmu na’ funtana,
ohh !… ‘che acqua: chiara, frescha e ‘bbona;
tutti… si li minevunu a ‘ppiglià,
e tatillu nun tineva lu curaggiu di cilà niàCi minevunu cu lu ciciunu, cu lu catu e cu lu varrile,
li ‘ffigliole giuvene, cantavunu e facevunu la fila.
Mineva Buschino,Pucinu, Varrecchia , Terrachiana,
e puru cocchid’unu di lu chianu.Vidivi minì laggende a tutte l’ore,
armate, di cati, di secchie e striculatore,
lavavunu,.. sciacquavunu,… e cantavunu,…
e po’,.. ‘ncopp’alì ruve l’assucavunu.Che bèlli tiempi!… che ‘bbita spinsarata…
cu nu tuozzu di pane e na’ vacila d’insalata.
Tutt’appassatu com’anu suonnu,
e queddre ‘ffigliole,.. mo so tutte nonne…Nu ricordu di queddra funtana ma’rrumastu,
na figliola assai bella e ‘ntista
m’appizzicavu ‘nfacce com ‘nu sigillo,
ancora mi lu sentu quiddru vasu appizzichillu.”La cantina di ” Aitana Mangiamevu “
Steva justu mmiezz’ alu chianu
tra Culomba lu Zuoppu e Tripulinu
era n’a cantina senza frasca
vinneva vinu buonu e ssempe frishcu.
La cantina a tiempu di tatone
era lu spassu di lu cafone,
mineva da fore..endò jeva..?
ala cantina di Mangiamevu.
Nda na sacca di giacchetta nuc’eppane
dind’ nata sausicchi e cicidicane,
traseva nsènsu dirittu com’ana culonna
quann’asceva mbriacu jeva facennu l’onna.Li megliu vivituri jevunu a Mangiamevu
Scjiscione,Virillu,Calandrella, Peppu di Mevu,
jucavunu si purtavun’aulumu e si sfuttevunu
mamma mia quandu vinu si vivevunu.
Pur’attatillo li piaceva lu vinu
e ogni tanto jeva a la cantina
quann’ asceva padrone era viloce
puru lu sotta si faceva la croce.
La buttiglia faceva li caluoppe
e li squicci zumpavunu senza ntuoppe
jevunu p’nganna e puru mpiettu
allurcia la cammisa e la giacchetta.comma’ “AITANA”
cu na unneddra longa e n’a cammicetta spampanata
mmishcava acqua e bbinu quannu s’ern’ mbriacati
a lu figliu ‘Ndonio lu chiamavanu carnera
semp’andà la stess’acqua lavava li bicchiere.
A quiddri tiempi lu vinu piaceva a tutti quande
puru lu cicciu si firmava p’ddrannande
aspettava lu padrone e po si faceva sende
e tutt’dduje partevunu cundende.
Mò ‘ncistà cchhiù ciucce e mancu carru
a posto di la cantina ci sta lu barru,
vivunu aranciata coca cola e birruncinu,
ma che ci fai di sta vita senza vinu?. -
Il Palazzo ZUPI
Redazione
La famiglia Zupi ebbe, e tutt’ora ha, residenza nel palazzo sito in Via Costa dell’Angelo sul cui portale ancora campeggia l’antico stemma scalpellato su pietra bianca. La sua presenza in Montecalvo è già documentata dal 1500 e sin da allora i suoi membri erano attivamente inseriti con distinzione nel tessuto sociale. Annoverò vari personaggi di rilievo nella vita pubblica locale contraendo alleanze con le principali famiglie del paese.
Per gentile concessione di Giovanni Bosco Maria Cavalletti, Storia di Montecalvo Irpino, opera in allestimento.
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IL PARCO ARCHEOLOGICO DI AECLANUM
Mario Sorrentino
[Edito 00/00/0000] In quello che oggi è il Passo di Mirabella, sorgeva, in loc. Grotte, l’antica Aeclanum, che essendo stata una delle più importanti città sannite, e ritenuta per un tempo capoluogo degli Irpini , conservò la sua rilevanza anche quando divenne città romana.
La sorte della città sannita, già saccheggiata e semidistrutta nell’89 a.C. da Cornelio Silla, durante la Guerra Sociale (91-87 a.C.), fu definitivamente segnata quando il dittatore romano lanciò una operazione sistematica di distruzione e saccheggio del territorio degli Irpini, dopo che quella tribù sannita, che aveva resistito più a lungo al dominio definitivo dei Romani, svolse un ruolo preminente nell’ultimo episodio della Guerra Civile tra sillani e mariani, la battaglia di Porta Collina (I° novembre dell’82 a.C), quando Roma corse il rischio di essere invasa dalle truppe mariane e dai loro alleati. Silla riuscì a sconfiggerli, sia pure con difficoltà, e gli Irpini furono i più numerosi tra i prigionieri che furono fatti trucidare subito dopo per suo ordine nel Campo di Marte.
I Romani ricostruirono Aeclanum magnificamente, come si può ancora capire dai ruderi messi in luce dagli scavi. La città del resto era predestinata a essere importante soprattutto da quando, nel 190 a.C, fu fatta attraversare dalla Via Appia, data la sua posizione di antico valico naturale degli Appennini in direzione della pianura pugliese già utilizzato per la transumanza.
L’Aeclanum romana fu distrutta nel 662 d.C. dall’imperatore bizantino Costante II durante la sua spedizione contro i Longobardi di Benevento.Il punto di maggiore interesse storico del Parco è proprio il basolato della Via Appia che l’attraversa in senso Ovest-Est. Ma sono naturalmente da ammirare anche le bellissime Terme, l’Anfiteatro, ecc.
Per dare un’idea della grande rilevanza della città in epoca romana, basta dire che le iscrizioni latine su lapidi trovate nel suo sito e immediati dintorni (quelle debitamente registrate nel Corpus Insciptionum Latinarum) sono ben 309. -
Talenti, ecco la cittadella dei giovani
Redazione
[Edito 14/06/2013] Montecalvo Irpino AV – Una cittadella dei giovani nell’ex complesso scolastico Pirrotti di via Fano a Montecalvo Irpino. Ecco cosa punta ad essere la struttura che vede coinvolti ragazzi del luogo, dell’arianese e di diversi comini limitrofi, tutti mossi dallo stesso obiettivo di socializzazione e aggregazione. Ma anche di sviluppo dei talenti locali. Una grande onda, uno spazio neutro, lontano da qualsiasi condizionamento politico, nato per dare sfogo alle loro passioni. Al primo posto, infatti, c’è la musica, con un palco libero per tutti dove trasferire le proprie emozioni, mostrando capacità e talento.
La struttura, che gode del sostegno importante dell’amministrazione comunale, raggruppa le varie associazioni montecalvesi e ospita anche una piccola biblioteca oltre ad altre attività fra cui corsi di pittura. Vero motore di questa grande scommessa è l’associazione “Libera Mente”, guidata da Antonio Siciliano (nella prima foto in alto a destra): «E’ stata una vera e propria scommessa, riuscire in un piccolo paese come Montecalvo Irpino, a coinvolgere in questo progetto, la cittadinanza e in modo particolare i ragazzi e la soddisfazione è vedere che i risultati ci sono stati». Un modello nuovo di associazionismo vero e proprio che porterà sicuramente i suoi frutti a lungo termine. «In questo angolo dell’Irpinia – continua Siciliano – lo è certamente. Abbiamo cercato di dare spazio a tutto ciò che poteva destare particolare interesse nei ragazzi, l’arte in generale, la cultura, per cercare di rendere questo spazio, il più possibile libero da qualsiasi influenza. Siamo un’associazione neutrale, distaccata soprattutto dalla politica, ci siamo riusciti, abbiamo avuto già grosse soddisfazioni e cercheremo di continuare ad andare avanti, su questa strada». “Libera Mente”, è un gruppo dinamico di giovani come detto che spazia su vari campi. «La passione di tutti noi – conclude il presidente dell’associazione – è la musica, ma ovviamente ci sono anche altri interessi importanti, verso settori come ad esempio lo sport, la cultura in generale e solidarietà». E’ questa dunque la vera faccia dei giovani, di quelli che si mettono in gioco, mostrando capacità e talento, riuscendo a tirare fuori il meglio di se stessi. Un sogno che si è realizzato grazie al grande sforzo da parte di tante forze messe insieme. E in questa scia di energia positiva, Montecalvo è sicuramente un modello da seguire. [Nativo]