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MENSA SCOLASTICA
[Edito 30/09/2004] Montecalvo Irpino AV – La presente lettera riservata del Consigliere De Cillis è stata inviata il 28 agosto c.a. al Sindaco, senza ricevere alcuna risposta, né di cortesia e né chiarificatrice. Di fronte al perdurante silenzio, l’Avv. De Cillis, a un mese dall’invio, ha ritenuto opportuno renderla pubblica.
“L’imminente inizio dell’anno scolastico pone la necessità di procedere all’appalto del servizio di mensa.
In data 6 giugno 2004, pubblicamente, nel corso di un comizio elettorale, denunciai come la cooperativa Multiservice a r.l., già titolare dell’appalto per l’anno scolastico 2003/04, avesse fatturato e riscosso somme eccedenti il servizio autenticamente fornito; complessivamente, alla detta cooperativa, fu pagato l’equivalente di oltre milleduecento pasti in più rispetto a quelli forniti per il servizio appaltato, con esborsi indebiti, per il comune, di alcune migliaiadi euro.
Devo presumere che, quantunque anche voi impegnato ai massimi livelli nella competizione elettorale, non abbiate avuto notizia della mia denunzia o che, circostanza certamente più grave, l’abbiate ignorata.
Con la presente , pertanto, vi informo ufficialmente di una tale inquietante vicenda e vi invito:
A) Ad accertare ogni responsabilità;
B) A disporre ogni utile iniziativa per il recupero, alle casse comunali, delle somme indebitamente corrisposte;
C) Di disporre la preventiva esclusione della cooperativa Multiservice a r.l. dalla gara di appalto per l’anno scolastico 2004/05.Resto a disposizione per ogni chiarimento dovesse necessitare ed in attesa di conoscere ogni vostra determinazione.”
[Credit│alternativapermontecalvo.it]
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Gemellaggio con Donceel
Alfonso Caccese
[Edito 00/09/2004] Montecalvo Irpino AV – Dopo l’arrivo di Sabato scorso a Montecalvo Irpino, i Doncellesi hanno siglato mercoledì il gemellaggio tra le due comunità. Ma i progetti sono numerosi.
Giancarlo Di Rubbo e Michel Paulus sono i sindaci dei due paesi ormai destinati a vedersi più di frequente. Non facile dunque è il compito loro assegnato dagli elettori. Pensate quindi che Montecalvo e Donceel sono due comuni distanti più di duemila chilometri. Ma, sembra che l’amicizia tra i due comuni potrà far cadere le barriere. E’ in questa direzione il contenuto dei due discorsi tenuti questo ultimo mercoledì sera nei locali del consiglio comunale di Montecalvo.
Così di fronte ai cittadini di Donceel e al consiglio comunale di questo paese d’Irpinia (provincia di Avellino), Giancarlo Di Rubbo a rifatto la lettura della “carta del gemellaggio”, siglata, in tutta fretta, in febbraio scorso, poco prima delle elezioni comunali, dal suo predecessore sindaco. Michel Paulus,allora, non aveva potuto assistere alla manifestazione. La lacuna, dunque adesso è stata sanata. Dalla parte italiana, si è insistito sulla volontà di andare ben aldilà degli scambi informali.La piaga dell’emigrazione
“ C’è evidentemente questa barriera della lingua – ha precisato il sindaco di Montecalvo –ma io sono persuaso che sarà fatto tutto il possibile dalle due parti. In fin dei conti, voi mi avete chiesto perché questo gemellaggio…. Semplice: le persone da noi sono partite in un momento della loro esistenza da voi a Donceel. Voi li avete accolti, gli avete trovato lavoro, avete anche istruito i loro figli nel rispetto degli altri. Oggi – prosegue il sindaco italiano – il popolo di Montecalvo è onorato di accogliere gli abitanti di Donceel che hanno lo stesso sangue e un identico senso di ospitalità. La speranza è che questo riscontro, partito su basi solide contribuirà ad appianare tutte le nostre differenze amministrative. E che, soprattutto esso contribuirà a fare uscire la mia comunità dai suoi problemi economici. Spero che questo gemellaggio sanerà questa triste piaga economica dell’emigrazione, vero dramma della nostra regione.”
Così Giancarlo Di Rubbo insiste sulla volontà del suo consiglio comunale di rilanciare l’immagine probabilmente offuscata della sua comunità, di cui si ignora troppo spesso che essa offre una grande ricchezza culturale, artistica, gastronomica e religiosa. E il sindaco al termine domanda ai Doncellesi di aiutare lo sviluppo sul piano economico.
Questi ultimi, da parte loro visto le basi e la favolosa accoglienza loro riservata, sono stati i primi a convincersene: Montecalvo dispone i sufficienti strutture per promuovere le sue qualità.
Michel Paulus è evidentemente il primo a crederci.“Nel settembre del 2003 – ricorda – siete venuti a Donceel perché eravamo fidanzati: Oggi, dopo qualche giorno trascorso nelle vostre famiglie, celebriamo il matrimoni tra le nostre due comunità. Il nostro scopo è di condividere la nostra amicizia, la nostra economia, la nostra cultura la nostra gioventù. Si crescerà meglio insieme alla comunità Europea. D’altronde questa ultima istituzione è quella che dovrà darci le risorse finanziare per posare una base concreta per i nostri scambi futuri.”
Al termine dello scambio di regali ( piatto doppia decorazione di Montecalvo per Donceel, birra e t-shirts commemorative del gemellaggio per Montecalvo), un primo gruppo di lavoro si è riunito subito per definire le tracce del lavoro. La prima opera comune sarà così la realizzazione da entrambi le parti di un film che rappresenti le rispettive comunità. Una maniera come un’altra di farsi conoscere nelle due comunità. [Nativo][Credit│Foto/Franco D'Addona]
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Eclanese 1 – Pol.Montecalvo 1
Qualificazione per la Polisportiva Montecalvo nella Coppa Italia dilettanti
[Edito 12/09/2004] Mirabella Eclano AV – A venti minuti dalla fine, la Pol.Montecalvo raggiunge il gol della qualificazione con il giovane bomber Fioriello. In una partita dominata dai padroni di casa, gli uomini del mister Nardone mantengono alta la concentrazione, pronti a colpire in contropiede e raggiungere il pareggio necessario per la qualificazione al prossimo turno della Coppa Italia dilettanti, con il minimo sforzo richiesto. In vantaggio al 4° minuto del secondo tempo, la squadra di casa segna grazie a Ranaudo su calcio d’angolo battuto da Ginestra. Subito dopo il gol, la Pol.Montecalvo si scuote e, alla prima vera azione offensiva, Fioriello guadagna palla a centrocampo e si invola verso l’area avversaria, battendo l’incolpevole portiere dell’Eclanese. Con il pareggio contro una squadra di categoria superiore, la formazione della Pol.Montecalvo, sotto la guida del nuovo presidente Pompilio Stiscia, raggiunge il suo primo obiettivo stagionale, alimentando le speranze per il futuro campionato. [Nativo]
Alfonso Caccese
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Polisportiva Montecalvo – Mas.Av 0 – 0
[Edito 19/09/2004] Montecalvo Irpino AV – 1° Giornata campionato di promozione – Girone C – Classifica
GIRONE C SQUADRA PUNTI GARE VINTE NULLE PERSE RF RS MEDIA S GIORGIO SANNIO 3 1 1 0 0 3 1 2 JUVE CIRCELLO 3 1 1 0 0 4 3 1 VENTICANO 3 1 1 0 0 2 0 2 GIORGIO FERRINI BN 3 1 1 0 0 1 0 1 APICE 3 1 1 0 0 3 1 2 ATL. MONTELLA 1 1 0 1 0 2 2 0 MAS AVELLINO 1 1 0 1 0 0 0 0 RIONE MAZZINI 1 1 0 1 0 2 2 0 POLISPORTIVA MONTECALVO 1 1 0 1 0 0 0 0 S ANDREA CONZA 0 1 0 0 1 1 3 -2 ALTA IRPINA 0 1 0 0 1 3 4 -1 BISACCESE 0 1 0 0 1 0 1 -1 LACEDONIA 0 0 0 0 0 0 0 0 PC S.TOMMASO 0 1 0 0 1 0 2 -2 REAL S.SOSSIO 0 0 0 0 0 0 0 0 SPORTING SERINO 0 1 0 0 1 1 3 -2 [Nativo]
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REAL SAN SOSSIO – MONTECALVO 1- 0
Alfonso Caccese
[Edito 00/09/2004] San Sossio Baronia AV – Senza attenuanti la sconfitta della Polisportiva Montecalvo sul campo del Real San Sossio che si rivela come la bestia nera della squadra del presidente, Pompilio Stiscia.
Il Real San Sossio conquista una meritata vittoria contro il Montecalvo. L’undici sossese guidato da mister Natale è sceso in campo con la giusta cattiveria agonistica, provando a vincere e ad imporre il proprio gioco sin dai primi minuti. Ma nonostante gli assalti il vantaggio dei padroni di casa arriva solo al 24′ del secondo tempo:Caruso, del San Sossio, entra in area lanciato da Cordasco e sgancia un forte tiro che scavalca il portiere Fanini. Non ha demeritato il Montecalvo,anche se il tecnico Nardone ha presentato una formazione con un atteggiamento troppo remissivo, che ha permesso ai padroni di casa di fare la gara e di conquistare ampie porzioni di campo da sfruttare e colonizzare. Infatti allo scadere della partita sciupa una seria occasione da goal con un tiro del giovane Fioriello bloccato facilmente dal portiere Ferraro. Il Montecalvo ha una attenuante, visto che i fratelli Nardone non hanno partecipato alla gara per un infortunio subito sabato a Mirabella. Niente di grave per fortuna, solo tanto spavento. A loro va un grosso in bocca al lupo da parte della dirigenza del Real San Sossio, alla quale ci associamo. [Nativo] -
Streghe, cavalieri e fanti, sacri serpenti, monaci, pellegrini e santi.
Abstract
G.B.M. Cavalletti/R. Patrevita
Tra il 108 e il 114 d. C., per volontà dell’imperatore Traiano, nasce una delle strade che per la sua straordinaria funzione di collegamento tra la Campania e la Puglia e, quindi, tra l’Italia e i principali porti d’imbarco verso l’Oriente, segnò, come poche altre, entrambi i millenni dell’era cristiana.
Partendo da questo oggettivo dato storico il volume evidenzia la rilevanza degli insediamenti dislocati lungo la direttrice della via Traiana con particolare riferimento alla centralità di Benevento, punto di partenza e di arrivo della stessa via consolare.
Fu questa la circostanza che offrì al capoluogo sannita l’opportunità di riappropriarsi, nel Medioevo, del ruolo di capitale che aveva dovuto lasciare dopo la conquista romana.
Erede e custode, dopo la capitolazione di Pavia, del patrimonio politico e culturale dei Longobardi d’Italia, ed unico baluardo alle vittoriose campagne belliche di Carlo Magno, la città di Benevento accentrò in sé la forza del nordico popolo mutuandola, in una sorta di sincretismo magico religioso, con l’eredità sannita e romana.
Di qui la nascita ed il propagarsi della magica tregenda delle streghe, che intorno al terrificante albero della tradizione imparavano da Satana ogni sorta di maleficio.
Fu a Benevento che papa Pasquale II approvò l’ordine dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, la cui instancabile e leggendaria attività di perlustrazione della Via Traiana, in difesa dei deboli e dei pellegrini in marcia verso la Terra Santa, segnò l’inizio di un processo di crescita morale e spirituale che, ispirata agli insegnamenti evangelici, diede un notevole contributo all’unificazione morale e politica della nuova Europa.[Cavalletti G.B.M. – Patrevita R., Streghe, cavalieri e fanti, sacri serpenti, monaci, pellegrini e santi, Bascetta Edizioni, Avellino, 2014]
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Angelo Siciliano
Angelomaria all’anagrafe, figlio di contadini, nasce a Montecalvo Irpino l’8 maggio 1946.
Nel 1949, con l’unico fratello di dieci mesi, rimane orfano del padre Silvestro, deceduto a 25 anni per le complicanze della malaria malcurata, contratta in Puglia, nelle campagne di Troia, come bracciante all’età di 18 anni.
La madre, Mariantonia Del Vecchio (1922-2011), di carattere fiero e orgoglioso, rinuncia a rifarsi una vita e porta avanti la famiglia da sola, lavorando duramente nei campi.
Dall’età di 14 anni inizia, da autodidatta, la propria produzione in pittura e poesia. Per questioni economiche e familiari deve rinunciare ad iscriversi al liceo artistico di Napoli.
Nel 1963 è pubblicata per la prima volta una sua poesia su Miscellanea, giornalino della propria scuola, l’I.T.C. ”G. Bruno” di Ariano Irpino. È un sonetto dedicato al terremoto del 1962.
Nel 1965 esegue opere caricaturali per la festa studentesca MK P 100, che si tiene cento giorni prima degli esami per ragioniere.
Consegue il diploma di ragioniere e s’iscrive alla facoltà di Economia e commercio presso l’Università di Napoli.
Esegue opere pittoriche satiriche, in occasione delle elezioni amministrative montecalvesi.
Nel 1966 dipinge due tempere con S. Pompilio Maria Pirrotti, che sono esposte al pubblico per anni nella casa natale del santo e poi conservate presso il reliquiario.
Collabora in famiglia, sino all’età di venti anni, nei lavori agricoli.
Parallelamente al corso di studi curricolari, inizia uno studio autonomo delle arti figurative, della storia dell’arte, della narrativa e della poesia contemporanea, nazionale e internazionale.
Non trascura di ascoltare diversi generi di musica. Disegna, dipinge, scolpisce, scrive, frequenta mostre e discute con alcuni amici più di cultura che di questioni politiche. Tutte cose che continuerà a fare anche in seguito.
Dall’autunno del 1966 si trasferisce nella città partenopea e lavora per due anni come istitutore in un convitto religioso di S. Giorgio a Cremano, per mantenersi agli studi.Nel 1988 pubblica, presso l’editore Menna di Avellino, un libro di 160 pagine scritto a Zell (TN), Lo zio d’America, con testi vari in dialetto e traduzione a fronte, che è presentato prima al Sud e poi a Trento, presso la locale facoltà di Lettere. Mario Sorrentino, nel suo intervento, scrive che Siciliano sta “tentando un’operazione di salvataggio culturale veramente sconvolgente per la storia poco conosciuta della nostra etnia irpina”.
Tra il materiale prodotto autonomamente, la parte più corposa è costituita dalle oltre trecento confessioni degli antenati, di trenta versi l’una, inserite in un contesto presepiale-teatrale. Il tutto è scritto in dialetto montecalvese d’inizio Novecento, che è lo stesso dell’Ottocento. Col materiale, raccolto o prodotto, si è venuto definendo un archivio completo della locale civiltà agro-pastorale. Otto canti, tra religiosi e funebri, per la maggior parte dell’Ottocento, degli oltre cento raccolti finora, sono pubblicati, anche con la trascrizione delle note musicali, ad Avellino nel 1999, nel volume Canti religiosi, curato da Aniello Russo per tutta l’Irpinia. Ricostruisce l’iconografia della veglia funebre e del pianto rituale con opere, di forte carica espressiva, presentate nel 1993 in una mostra personale a Castel Drena (TN). Crea tanti altri disegni ispirati a temi etnici. Sarebbero possibili una decina di pubblicazioni con tutto il materiale in dialetto, recuperato o prodotto finora. Circa 25.000 sono i versi finora scritti, di cui meno di 7.000 quelli pubblicati.
Tra il materiale ritrovato, il testo più significativo è quello del poema contadino cantato Angelica, di ben 107 quartine.
Redazione
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Franco Aucelli
Franco Aucelli, nato a Montecalvo Irpino (Av), ha iniziato i suoi studi nel paese natale per completarli tra Benevento, Vasto e Napoli, avendo così la possibilità di ampliare le sue conoscenze e confrontarsi con diverse realtà.
Ben presto ha occasione di crescere e imparare dai padri del socialismo riformista, a livello locale dalle figure di Pietro Cristino (noto antifascista) e di Francescoantonio Panzone (sindaco socialista dal dopoguerra ai primi anni ‘60); a livello nazionale vede un riferimento nelle figure di Pietro Nenni e di Francesco De Martino, di Sandro Pertini, e in Riccardo Lombardi e da ultimo in Bettino Craxi.
Laureatosi in ingegneria civile alla Federico Il, decide di rimanere nel proprio paese per conoscere dal vivo i problemi delle nostre zone interne e cercare di risolverli per arrestare la fuga di braccia e di intelligenze Mentre inizia la sua attività di ingegnere edile insegna anche nelle scuole superiori della provincia di Avellino, Ben presto ha modo di dimostrare non solo dedizione alla propria attività professionale ma anche un’attivo e fervido impegno politico nell’amministrazione locale.
Ma ben cosciente dell’influenza del comprensorio sul territorio, è stato sempre attento ed informato su ciò che ora definiamo “impatto ambientale” soprattutto in conseguenza del sisma dell’ 80; cosi nel suo lavoro ha sempre favorito varie collaborazioni specialistiche con Studiosi del territorio e proposto soluzioni di sviluppo ambientale paesaggistico, nonché di valorizzazione dei beni architettonici ed artistici del nostro territorio.
Vanta collaborazioni professionali di alta stima e nel territorio del Miscano e nel Cervaro, attraverso la promozione di progetti sull’antico “Regio Tratturo”. Può vantare il recupero di centri storico-urbani oltre ad analisi delle zone produttive e di strumenti urbanistici generali, piani regolatori e di recupero.
Così profondamente motivato nella convinzione che la soluzione al problema occupazionale del territorio sia legata allo sfruttamento delle risorse del settore primario, agricoltura e del terziario, in particolare del turismo culturale e religioso, con il coinvolgimento delle risorse della Provincia, ente programmatore di sviluppo, nonché della Regione e della Comunità europea, ed alla propositività delle strutture sociali locali, attua la rifondazione della sezione Montecalvese “Sandro Pertini” come una sintesi del riformismo cattolico-progressista in prospettiva a quella che è la direzione della nuova sinistra Italiana ed europea. -
Quel volantino anonimo comparso nella notte
Redazione
[Edito 00/06/2004] Montecalvo Irpino AV – Un volantino anonimo è comparso la notte scorsa per le strade del paese. Nel documento si attaccano il sindaco uscente ed un dipendente comunale. Al centro del documento appalti per la gestione di antenne di telefonia che sarebbe stata la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso. Poi accuse su posti di lavoro dati a figli di amministratori. Insomma un documento al vetriolo scritto al computer e fotocopiato su un foglio A4 diviso a metà. Della stessa fattura di uno simile uscito qualche mese fa a proposito di un distributore di carburante. In paese già si parla di un corvo. Ed è già polemica politica. Un esponente autorevole dell’attuale maggioranza ipotizza che l’autore possa essere il candidato della campana. Pizzillo definisce ” ignobile chi si nasconde dietro l’anonimato” e soprattutto non degno di nota e chiude l’argomento. Intanto il vocio in paese è forte e sale anche la tensione. E’ bagarre anche sul forum del sito www.irpino.it. Anche lì commenti, questa volta civili, alla campagna elettorale.
[Credit│Corriere dell'Irpinia]
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Ultime ore di campagna elettorale
Redazione
[Edito 00/06/2004] Montecalvo Irpino AV – Oramai sono poche le ore che restano a disposizione dei politici per convincere gli incerti a propendere dalla propria parte. Nonostante le promesse annunciate anche questa volta si è trasceso dai limiti di un corretto confronto politico ed il tono è miseramente scaduto ad invettive personali degli uni contro gli altri. Chi ha vinto la battaglia dei comizi? Osiamo dire che la partita si è conclusa con un sostanziale equilibrio, ma di certo l’elemento nuovo è rappresentato da una partecipazione consistente da parte della comunità montecalvese che è stata in qualche modo coinvolta nella bagarre elettorale.
[Credit│Foto/Samniumprojects]