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La nostra intervista a Pompilio Albanese di Rifondazione Comunista
Alfonso Caccese / Francesco Cardinale
[Ed. 30/03/2005] Montecalvo Irpino AV –
D: Quale è il motivo della tua candidatura a consigliere regionale nelle elezioni regionali del 3 / 4 aprile 2005 ?
R: La mia candidatura,nasce, se siete stati attenti e penso che lo siete stati, dall’ultimo congresso nazionale dove il partito si è presentato con cinque mozioni, quella di Bertinotti, che in questa provincia ha ottenuto circa il 46 per cento, la mozione Grassi che ha ottenuto il 38 per cento e alle altre mozioni il restante delle percentuali e dalla esigenza di rappresentare la valle dell’ Ufita, infatti non a caso sono l’unico esponente di Rifondazione comunista candidato in questa area , per dare visibilità all’area stessa e alle sue problematiche che sono tante e vanno dai rifiuti , alle problematiche del lavoro , all’ occupazione, e soprattutto ai problemi legati all’ambiente e per dare questa risposta era necessario la nostra presenza in questa area perché riteniamo che la regione Campania sia distante da quelle che sono le reali problematiche della nostra zona e allora se si riesce a creare questa sinergia tra il centralismo napoletano e la periferia può essere determinante.Io ritengo di aver ottenuto gia un primo successo ed è una prima risposta positiva in questo senso. Quindi la mia candidatura nasce come accennavo prima, perché c’erano in ballo due candidature per il gruppo Bertinotti e due per il gruppo Grassi . All’ultimo momento la mozione Grassi ha deciso di non presentare candidature a livello regionale perché ha ritenuto in questa fase che il successo riportato dal gruppo dei Bertinottiani sia stato alterato per questa ragione, e per protesta loro non hanno presentato candidature ma ritengo che al di la di questo dato che effettivamente è preoccupante per la democrazia interna al partito non preoccupi l’elettorato e che comunque l’elettorato si trovi di fronte ad un partito e ai suoi candidati che in questa fase appartengono all’area bertinottiana. Tutte e quattro iniziando, dal sottoscritto, rappresentano una esigenza del partito per garantire a quest’area una presenza sia per le cose che dicevo prima e anche per avere visibilità nel partito perché riteniamo quest’area che negli ultimi anni ha sempre dato un voto positivo al partito che con le ultima provinciali ha visto per 19 voti non esprimere il consigliere provinciale ma su questa questione abbiamo già dato molto insomma se è necessario parlarne parliamone
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Traffico indisciplinato all’ingresso delle nuove scuole elementari
Alfonso Caccese
[Ed. 17/03/2005] Montecalvo Irpino AV – Con l’aumento del volume di traffico,davanti l’ingresso delle nuove scuole elementari,aumenta anche il disagio da parte di genitori che accompagnano a piedi i loro figli all’entrata della scuola. Anche se gli spazi per un scorrevole afflusso degli alunni, sono abbastanza sufficienti, da molte parti si segnalano comportamenti non corretti da parte di alcuni che tentano di arrivare con la propria auto davanti al portone d’ingresso per depositare i propri figli, mettendo a rischio l’incolumità dei bambini più piccoli nel breve tratto tra il cancello d’ingresso e l’entrata a scuola. Da più parti si sono segnalati degli incidenti sfiorati per poco a danno di bambini e genitori. Il controllo attento del traffico da parte dei vigili urbani nulla può in presenza di atti incoscienti da parte di alcuni automobilisti disattenti, a tutto questo si aggiunga la presenza di cani randagi che stazionano perennemente in questa area, creando ansie e timori negli alunni che attraversano la strada per recarsi a scuola. Si confida in un assunzione di accorgimenti utili da parte degli organi locali per meglio regolamentare l’accesso alle scuole [Nativo]
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La Politica, i Giovani e la Campana
[Ed. 30/01/2006] Tra le preoccupazioni di coloro che ricoprono a qualsiasi titolo un ruolo di natura politica nel contesto della nostra società vi dovrebbe essere quello di occuparsi e di preoccuparsi di come le nuove generazioni vedono la politica e i loro interpreti. Sono i politici di oggi, da quelli nostrani a quelli nazionali un esempio per i ragazzi? Purtroppo non è difficile dare una risposta negativa a questo interrogativo; appare comunque opportuno riflettere su quello che i politici non dovrebbero fare per poter essere additati come modello da seguire. L’aspetto più deleterio della politica di questi ultimi decenni è la corruzione, la visione utilitaristica della politica intesa esclusivamente come mezzo per fare i propri interessi, per arricchirsi, per ottenere prebende, per sfruttare la propria posizione o per intercettare contributi non dovuti o destinati ad altri, con la consapevolezza che anche se beccati a fare i furbi non succede niente, tutto fila liscio e non vi sono problemi con la giustizia che sembra, forse, distratta o poco sensibile a lottare la corruzione. Probabilmente è questo il motivo per cui la maggior parte dei giovani ritiene che la politica è qualcosa di sporco da cui stare lontano e da qui la loro disaffezione; un’ altra spiegazione di questo fenomeno è forse legato al fatto che la politica poco si interessa di avviare quelle azioni volte a valorizzare il mondo giovanile e le potenzialità che esso sarebbe in grado di esprimere. Spero che presto si avvii una inversione di tendenza e che i nostri giovani che si sono allontanati dalla politica per i più diversi motivi, ma soprattutto perché questa politica a loro non piace, si decidano a non accettare lo status quo, ma si impegnino a trovare le vie per cambiare questa situazione , perché, altrimenti, chi soffrirà le pene maggiori saranno proprio i giovani di oggi, adulti di domani. Vi chiederete in tutto questo, quale ruolo giochi il gruppo della Campana. E’ presto detto; l’humus che ha cementato sin dall’inizio coloro che hanno favorito la nascita del nostro movimento compresi i partiti è tutto nel significato della politica intesa come servizio per gli altri, non per se stessi, come impegno civico volto a migliorare la comunità, al riconoscersi in quei principi di legalità, di giustizia, di eguaglianza che ci appaiono sempre più spesso semplici enunciazioni che non trovano corrispondenza nelle azioni di chi è chiamato ad esercitarle. Credo di poter dire a nome anche dei miei compagni di avventura che non sappiamo se ci sarà un’altra esperienza come quella del 2004, peraltro, nonostante il risultato, entusiasmante e positiva in tutto e per tutto; mi auguro, quindi, che nel frattempo una ventata di gioventù irrompa nel panorama della nostra comunità e con l’integrità morale dei suoi ragazzi Montecalvo possa ripartire nella ricostruzione di quel senso civico che deve essere la forza di un piccolo paese come il nostro. Da Il Pungilione Anno 1 N. 4 – Foto Generoso Maraia
Carlo Pizzillo
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Felice compleanno per il Frate minore Elziario Grasso
Alfonso Caccese
[Ed. 05/02/2005] Il 29 gennaio 2005, nel convento dei frati minori di Montecalvo Irpino ha festeggiato il suo settantunesimo compleanno Fra’ Elziario. Da molto tempo a Montecalvo è conosciuto e stimato da tutti i componenti della comunità religiosa montecalvese. Attorniato dai confratelli e da numerosi amici , preso dall’emozione si è lasciato andare ed ha dichiarato che questa era la prima volta che festeggiava il suo compleanno. Entrato abbastanza giovane nell’ordine dei frati minori ha vissuto la sua vita nei conventi di Lioni e di Montecalvo, sempre o quasi a fianco di Padre Lorenzo Mastrocinque di cui è stato un valido collaboratore.
Sempre impegnato nel sociale da frate umile e obbediente alla parola del poverello d’Assisi, ha sempre lavorato per aiutare i più deboli e servire in umiltà i suoi superiori.
Al caro Fra’ Elziaro i più sinceri auguri di una lunga vita da parte della redazione di Irpino.it. Foto Franco D’Addona
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Nuove foto con la neve
[Ed. 06/02/2005] Montecalvo Irpino AV – È nostra consuetudine pubblicare foto con la neve ogni volta che nevica a Montecalvo. In passato abbiamo mostrato principalmente il centro urbano. In questa occasione, vi mostriamo il paesaggio nella sua interezza, visto dalle contrade di Tressanti, San Felice e Maurielli. Foto Franco D’Addona [Nativo]
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Chiacchiere e Strufoli
[Ed. 07/02/2005] Montecalvo Irpino AV – “A carnevale ogni scherzo vale”. I ragazzini scorazzano mascherati per le vie del paese entrano nelle case con allegria e gioiosità. Al carnevale chiedono poco o niente. “Carnuvàle, carnuvalicchiu, daccì ‘nù pocu di sausicchiu e si ‘nun ci lu vuoi dàne cà ti pozza ‘nfraciddàne”.
Redazione
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La Magia del Carnevale
Alfonso Caccese
[Ed. 08/02/2005] Montecalvo Irpino AV – Tradizionale appuntamento in piazzetta (piazza Vittoria) per tutti i bambini in maschera per partecipare alla consueta sfilata di carnevale. La manifestazione patrocinata dalla amministrazione comunale di Montecalvo Irpino in collaborazione con la Pro-loco ha visto la partecipazione di tanti ragazzi che hanno dato vita ad un colorito corteo colorato che ha sfilato per le strade del centro cittadino per poi ritrovarsi di nuovo in piazzetta dove si sono abbandonati a scherzi e lazzi di ogni genere sotto gli occhi vigili di organizzatori e genitori precocemente canuti per il classico ed oramai immancabile lancio di farina e coriandoli. Dopo la manifestazione in piazza, le mascherine si sono ritrovate presso il palazzetto dello sport di via Roma dove è continuato l’appuntamento con la fantasia, l’allegria ed il buon umore. [Nativo]
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Sospetto sulle pratiche post-sisma. Archiviato il caso a Montecalvo
[Ed. 11/02/2005] Montecalvo Irpino AV – La notizia la dà direttamente Alfonso Caccese, già Sindaco di Montecalvo ed attuale capogruppo della maggioranza di Montecalvo Irpino. Ecco il testo del suo documento: “Il Tribunale di Ariano Irpino ha decretato l’archiviazione sul ricorso prodotto da un cittadino in merito a presunte irregolarità nella gestione dei fondi del terremoto.
E’ ancora viva l’eco del blitz messo in atto dai Carabinieri del nucleo di Ariano Irpino, supportati dalla stazione locale, che sequestrarono tutti i fascicoli relativi alle pratiche di terremoto ed in particolare dell’ufficio del geom. Gaetano Parzanese. Dopo approfondite indagini e relazioni puntuali la Procura ha ritenuto limpida l’azione amministrativa condotta per anni, riaffermando, quando fosse mai necessario, la perfetta regolarità di tutta la gestione del terremoto. Appare evidente che l’azione fu indotta da qualche corvo in via di identificazione e nei confronti si procederà sotto il profilo civile e penale, per le quali è stato già dato mandato legale. Viva è la soddisfazione degli ambienti politici Montecalvesi, in particolare di quelli che si riconoscono nell’attuale maggioranza che continua a gestire con serietà e correttezza l’azione amministrativa”.
Ed ecco i fatti: l’undici di giugno, a due giorni dalla competizione elettorale per la rielezione del sindaco, la polizia giudiziaria si presentò, pare a seguito di un esposto prodotto da un cittadino, presso la casa Comunale di Montecalvo dove furono sequestrati una serie di documenti inerenti la ricostruzione. L’episodio contribuì a minare ulteriormente il clima elettorale, già incandescente per via di una campagna lunga e dai tono particolarmente duri. L’episodio fu oggetto del comizio di chiusura della lista della Campana. Oggi arriva la notizia dell’archiviazione. [Nativo]Angelo Corvino
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La rinascita del paese attraverso la rivalutazione del passato
[Edito 13/02/2005] A Montecalvo si sta verificando una preoccupante recrudescenza di piccoli episodi criminali. E’ di qualche giorno fa il furto di valori e sigarette presso la tabaccheria di Via Nicola Pappano perpetrato mentre all’interno vi era il titolare…. C’è aria di paura anche perché il paese lo vedo sempre più relegato al ruolo di un dormitorio dismesso. A me personalmente manca qualche allegra chiacchierata con amici che non si vedono più. Si parlava di cose futili (per lo più si approdava oralmente al gentil sesso) ma bastava a condividere qualcosa. Mancano proprio quei centri di aggregazione che in passato hanno costituito il fulcro per una proficua comunanza di interessi (radio, pub, squadra pallavolo, etc.). Sembrerà paradossale ma penso che una rinascita del paese debba necessariamente transitare attraverso la rivalutazione del passato, magari parzialmente adeguato ai nuovi strumenti di comunicazione.Invece di aprire un nuovo bar qualcuno potrebbe pensare ad un internet caffè (l’equivalente del vecchio pub di Franco). Una scuola di basket (l’equivalente della squadra di pallavolo del caro Pompilio Albanese) , una piccola compagnia teatrale (l’equivalente del nostro vecchio gruppo GIFRA), un centro sociale dove si proiettano film gratuiti qui ad Ariano (dove io vivo per comodità di lavoro) servono a riunire un sacco di ragazzi che con quella motivazione poi rimangono insieme fino a tardi a parlare, a progettare e discutere (così come facevamo noi in piazzetta sino alle due di notte). Anche se per natura non sono votato al pessimismo, purtroppo non riesco a percepire nessun segnale che possa fare anche lontanamente pensare ad una inversione di marcia nel nostro paese. E continuo a rammaricarmi del fatto che le menti migliori e gli spiriti più aperti abbiano fatto fortuna altrove, senza alcuna voglia di tornare in un ambiente dove probabilmente si sentirebbero estranei. La mia non vuole essere una patetica commemorazione dei “bei tempi andati” (quando si arriva a rievocare vuol dire che si è alla frutta…) ma non posso tenere per me queste considerazioni quando leggo gli aneddoti simpatici dell’amico Enzino del quale ripiango le facezie. Peccato sia passato a miglior vita. Era un bravo ragazzo. [Nativo]
Giuseppe Bellaroba
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23 Novembre 1980
Alfonso Caccese
[00/00/0000] Domenica 23 Novembre 1980, era la giornata susseguente la chiusura della Fiera di Santa Caterina. Gli operatori ecologici, erano impegnati nella risistemazione delle strade che particolarmente quell’anno ,avevano visto una partecipazione straordinaria di persone, grazie anche alla benevolenza del “tempo” in quella giornata non restio nell’offrirci un clima mite e piacevolmente temperato. Nel pomeriggio, i bar del corso principale erano molto frequentati come al solito per poter seguire l’appuntamento canonico di “Tutto il calcio minuto per minuto”, trasmissione radiofonica seguita dagli sportivi con enorme interesse. Quel giorno, per le strade non c’erano solo gli appassionati di calcio, ma tutte quelle persone che avevano partecipato alla Fiera e ne commentavano l’esito. Erano tutti soddisfatti. I baristi, i negozianti del centro gli operatori agricoli , perché tutti avevano fatto buon affari. Ma anche i cittadini erano soddisfatti per la grande quantità di prodotti messi loro a disposizione. Da precisare, che ancora non erano state create in zona le copiose fiere campionarie come quelle di oggi, e la fiera di S.Caterina rappresentava un momento dove venire a conoscenza delle innovazioni tecnologiche più nuove in tutti i settori. Eravamo giovani studenti universitari , rientrati da Napoli , proprio in occasione della fiera e quel pomeriggio dovevamo organizzarci per ritornare alla vita universitaria. Preparato tutto l’occorrente per la partenza verso le 18,30 ci ritrovammo tutti in piazzetta per trascorrere in allegria le ultime ore prima del rientro a Napoli. Quel pomeriggio eravamo particolarmente più numerosi del solito,e decidemmo di ingannare il tempo facendo un giro a piedi per il paese in attesa dell’inizio della seconda proiezione al Cinema Pappano di un film che volevamo assolutamente vedere. Sapevamo orientativamente che la proiezione sarebbe iniziata verso le 19,30 e noi nell’organizzare il giro,avevamo tenuto conto anche di questo fattore, tant’è che in prossimità di quell’ora, già avevamo girato in lungo e in largo il paese ed eravamo ad una cinquantina di metri prima del cinema,all’altezza della “casa longa”. Stavamo salutando gli amici che non sarebbero venuti con noi al cinema, quando alle 19,34, fummo interrotti nella nostra liturgia da qualcosa di imprevedibile. Un grosso boato e rumore di tegole che cadevano dietro di noi,ed una strana sensazione di perdita di equilibrio. Siccome frontalmente avevamo una panoramica completa di Corso Vittorio Emanuele, avemmo il tempo di assistere a qualcosa di tragico e sensazionale: vedemmo perfettamente,causa della scossa, le case fiancheggianti il corso unirsi all’altezza dei cornicioni, ed i pali della pubblica illuminazione incrociarsi,in una sorta di reciproca riverenza. Stupiti da questo evento abbassammo gli occhi,e ancora inconsapevoli,assistemmo ad una scena drammatica. Una corsa furibonda di persone che usciti dal cinema spaventati ed in preda allo choc, correvano in ordine sparso e senza senso non sappiamo verso dove, gente che nella foga della corsa rovinava a terra creandosi delle serie fratture. A quel punto ci rendemmo conto di quello che era successo.”Il Terremoto”. Un attimo di tempo brevissimo per riflettere e realizzare che insieme ad un amico vicino di casa,in un milionesimo di secondo “allazzammù na corsa” per il corso con forza di centrometisti di livello olimpionico per raggiungere la parte alta del paese dove abitavamo, per verificare l’accaduto con le nostre famiglie. Ci sincerammo subito,quando vedemmo i nostri per strada e solo un pò allarmati,anche perché la nostra zona e le nostre case, di recente costruzione, avevano assorbito bene la scossa e danni gravi non se ne intravedevano. Ancora non sapevamo la portata del sisma, e la paura si impossessò di noi quando ricevemmo una telefonata da alcune amiche che erano andate ad Ariano a trascorrere una serata in pizzeria ed avevano visto la torre della cattedrale abbattersi sulle case sottostanti. Questo nei ricordi di quella giornata. La notte trascorse in modo timoroso. Solo la mattina seguente venimmo a sapere della gravità della situazione, quando fummo impegnati nell’organizzare le prime colonne di soccorso per la zona del cratere e arrivati con difficoltà innaturali nel cuore del sisma, capimmo l’enorme drammaticità e catastroficità del momento, di quell’ora: le 19,34 del 23 novembre 1980,che avrebbe sconvolto non solo la nostra provincia ma anche i nostri cuori. Eppure, forse, solo oggi a 23 anni di distanza da quel maledetto giorno non ci rendiamo ancora conto, leggendo le fredde cifre di quello che realmente è accaduto : quasi 3000 morti, 10.000 feriti, 460.878 senza tetto, 36 comuni disastrati, 314 gravemente danneggiati, 336 danneggiati, 77.272 abitazioni distrutte , circa 6.000.000 gli abitanti coinvolti. Una terribile scossa del 9-10 grado della scala Mercalli sconvolse l’Irpinia e la Lucania segnando per sempre non solo il territorio ma anche le coscienze e i ricordi della gente. Oggi sono passati ventitré anni da quella sera del sisma, ma che si fa per ricordare o meglio per non dimenticare? Possibile che nessuno si ricordi quei 3000 morti e si chieda cosa è rimasto dentro ognuno di noi di quella terribile esperienza? Personalmente ritengo inutili le polemiche e sterili le critiche, ora è tempo di ricordare e riflettere. Purtroppo devo dire che nel nostro paese non si è fatto né l’uno né l’altro: nessuna manifestazione, nessun convegno nessun ricordo. [Nativo]